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PALERMO – I pm: in Svizzera il tesoro dell’ex deputato Bonomo

Il suo nome è emerso nell'inchiesta in cui fu arrestato, a marzo del 2011, il deputato regionale del Pd Gaspare Vitrano fermato mentre intascava una mazzetta di 10mila euro da un imprenditore

La Procura di Palermo ha  notificato all’ex deputato regionale Mario  Bonomo, ex coordinatore del partito Alleati per la Sicilia,  l’obbligo di dimora a Siracusa. Bonomo è accusato di  concussione.    Il suo nome è emerso nell’inchiesta in cui fu arrestato, a  marzo del 2011, il deputato regionale del Pd Gaspare Vitrano  fermato mentre intascava una mazzetta di 10mila euro da un  imprenditore del fotovoltaico. In carcere era finito anche  Piergiorgio Ingrassia, l’ingegnere che avrebbe fatto da  mediatore. Fu Ingrassia ad accusare Bonomo svelando che sia lui  che Vitrano erano titolari di fatto di società nel settore  delle energie rinnovabili, formalmente intestate a prestanome. I  due parlamentari agevolavano le attività delle imprese  snellendo i tempi e gli iter di autorizzazioni e procedure  burocratiche.     Il gip Michele Alajmo, che ha disposto il divieto di dimora,  ha solo in parte accolto le richieste dei pm che coordinano  l’indagine, Leonardo Agueci e Maurizio Agnello. I magistrati a  maggio scorso, dopo aver ricevuto la rogatoria dalla Svizzera  che confermava l’esistenza di un conto a nome di Marco  Sammatrice, nipote di Bonomo, avevano chiesto, infatti,  l’arresto del deputato. Il gip ha motivato la sua decisione  sostenendo che sono passati diversi mesi dall’inizio  dell’indagine, ormai chiusa, e che quindi non sussistono  esigenze cautelari tali da giustificare l’arresto.

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