PALERMO – Neonata in un cassonetto muore appena arrivata in ospedale: si fa viva la madre

Una neonata con il cordone ombelicale ancora attaccato è stata trovata in un cassonetto di via Di Giorgi a Palermo. Secondo i primi accertamenti la bimba sarebbe nata circa due ore prima del ritrovamento.  

A vederla sarebbe stato un clochard che frugava tra l’immondizia. L’uomo avrebbe chiamato alcuni passanti che poi avrebbero telefonato al 118 da una pizzeria poco distante.

La neonata è stata portata d’urgenza all’ospedale Civico, dove è morta poco dopo per una insufficienza cardiorespiratoria. La piccola è stata intubata e i medici hanno, invano, tentato di rianimarla. La Procura di Palermo ha aperto un’inchiesta ipotizzando il reato di omicidio volontario.

Il Pm titolare dell’indagine, Nino di Matteo, ha disposto l’ispezione cadaverica sul corpo della bambina e il sequestro della cartella clinica. I carabinieri, a cui è stata delegata l’indagine, stanno cercando di verificare se vicino al cassonetto ci sono delle videocamere che potrebbero avere ripreso chi ha abbandonato la piccola.  La neonata, che non sarebbe extracomunitaria, secondo i primi accertamenti era sana e sarebbe nata a seguito di una gravidanza normale. Non è escluso che venga disposta l’autopsia.

P. V., 33 anni, sarebbe la donna che stamattina ha abbandonato una neonata in un cassonetto di via Di Giorgi, a Palermo, perché – avrebbe detto ai sanitari – credeva fosse morta. L’avrebbe raccontato proprio così, ai medici: “Non sentivo più il battito della bambina, l’ho lasciata nel cassonetto”, sono le parole della donna riferite dai sanitari.

P. V., nel pomeriggio, è arrivata nel reparto di Ostetricia e Ginecologia spontaneamente. Accompagnata dalla sorella, aveva un sanguinamento che la porterà, in serata, ad essere operata. Al momento, però, è piantonata dai carabinieri, che l’hanno posta in stato di fermo per omicidio e attendono l’arrivo del pubblico ministero incaricato del fascicolo, il sostituto procuratore Nino Di Matteo, per completare le formalità di rito e la convalida del fermo. “La donna non è in pericolo di vita”, spiegano i medici del reparto diretto da Vincenzo Lo Bue. La donna è originaria di Palermo e sarebbe residente a Gemona del Friuli, un paesino della provincia di Udine, dove vive con il marito. In città sarebbe arrivata da pochi giorni. Pochi giorni, gli ultimi di una gravidanza finita nel peggiore dei modi. Con la morte della bambina e un’accusa di omicidio.

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