PALERMO – Omicidio al Goa, 5 giovani interrogati

Sono cinque i giovani residenti nel popolare e difficile quartiere Zen a Palermo che si sarebbero “imbucati” nella serata carnevalesca alla discoteca Goa e avrebbero partecipato alla rissa in cui è morto Aldo Naro, il giovane medico di 25 anni. Tra loro c’è chi ha materialmente colpito con un calcio alla nuca la vittima mentre si trovava a terra tramortito dai pugni. 

Nessuno di loro però ancora ha confessato o ha risposto alle domande degli investigatori. I carabinieri sono al lavoro anche oggi per verificare quanto raccolto dai racconti dei testimoni e dalle immagini del sistema di videosorveglianza. Non è semplice il lavoro visto che il colpo mortale è arrivato nel corso di una rissa alla quale hanno preso parte una decina di giovani. Da un lato gli amici di Aldo Naro, dall’altro i giovani dello Zen che sarebbero entrati grazie a un buttafuori amico.

MESSAGGIO DELLA SORELLA SU FB. Ieri il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, si era recato nella chiesa di Santa Maria Maddalena, a Palermo, che si trova dentro il comando Legione carabinieri di Sicilia, per assistere alla Messa. Il Capo dello Stato non è andato, come d’abitudine, nella chiesa di San Michele Arcangelo, la parrocchia che si trova a un centinaio di metri dalla sua abitazione.

Così la sorella Maria Chiara Naro, si rivolge ad Aldo su Facebook. “Fratellino mi hanno comunicato adesso.. che domenica quando noi eravamo alla legione a Palermo c’era il presidente della Repubblica Mattarella che è andato alla messa nella cappellina della legione dei carabinieri. La messa era in onore tuo è pure lui ha pregato per te. Spero che tutto questo ti arrivi fin dove sei. Ti ameremo sempre tutti incondizionatamente non sei solo cuore”.

IO SONO ALDO NARO. E sempre su Facebook, centinaia di giovani siciliani stanno mettendo al posto della propria foto sulla pagina la scritta “Io sono Aldo Naro”, parole bianche su fondo nero, per ricordare il giovane medico ucciso sabato mattina nella discoteca Goa a Palermo durante un’aggressione da parte di alcuni giovani. Il “logo” ricorda quello di “Je suis Charlie” creato dopo la strage nella sede di Charlie Hebdo a Parigi. Il simbolo è accompagnato dal commento: “Io sono Aldo Naro perchè quello che è successo a lui poteva accadere a chiunque, Io sono Aldo Naro perchè ci univa lo stesso percorso, gli stessi sacrifici e le stesse soddisfazioni. Io sono Aldo Naro perchè gli è stato tolto il futuro alla mia età, ora che la vita ci si apre davanti. Io sono Aldo Naro perchè tutti dobbiamo indignarci, incazzarci, non dimenticare e pretendere giustizia”.

Il Comune di Palermo ha disposto per oggi un minuto di silenzio in concomitanza alle esequie del ragazzo. “Voglio esprimere la mia solidarietà e la vicinanza dell’intera città ai familiari del giovane Aldo Naro, e voglio manifestare anche il cordoglio dell’intera Amministrazione comunale al sindaco di San Cataldo dove, questo pomeriggio, alle ore 16, nella chiesa Madre, si svolgeranno le esequie del ragazzo”.

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