A Palermo, al palazzo di giustizia, innanzi alla Corte d’Appello presieduta dal giudice Antonio Napoli, si è svolta un’altra udienza del processo di secondo grado a carico dell’ex sindaco di Agrigento e senatore, Calogero Sodano, già assolto in primo grado dall’imputazione di concorso esterno all’associazione mafiosa. Secondo il sostituto procuratore generale Giuseppe Fici, l’elezione di Sodano a sindaco di Agrigento nel 1993 sarebbe stata favorita, sulla base di un presunto accordo, dalle famiglie mafiose agrigentine. In primo grado Fici ha invocato la condanna di Sodano a 8 anni di reclusione. Il giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Palermo, Sergio Ziino, a conclusione del giudizio abbreviato, il 29 giugno del 2016 lo ha assolto “perché il fatto non sussiste”. Adesso, in occasione di un’altra udienza , la parte civile Giuseppe Arnone, candidato sindaco sconfitto da Sodano nel ’93, ha chiesto la ricusazione della Corte d’Appello presieduta dal giudice Antonio Napoli per “evidenti inimicizie personali” perchè in passato il giudice Napoli avrebbe adottato provvedimenti nei confronti di Arnone che lo stesso Arnone ritiene abnormi. La ricusazione, se accolta, determina il trasferimento del processo ad altra sezione d’Appello. A valutare e decidere nel merito sarà un’altra sezione d’Appello. Prossima udienza il 16 settembre.
La ricusazione, se accolta, determina il trasferimento del processo ad altra sezione d’Appello. A valutare e decidere nel merito sarà un’altra sezione d’Appello. Prossima udienza il 16 settembre.
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