PALERMO – Sequestrati beni per 1,6 milioni a boss e gregari di Cosa nostra
Nicolò Giangreco
I finanzieri del Nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza di Palermo hanno sequestrato beni per circa un milione e 600 mila euro riconducibili a boss e gregari di Cosa nostra. Tra questi c’è Giovanni Bosco, ex reggente della famiglia mafiosa palermitana di Boccadifalco-Passo di Rigano, in carcere dal 2001 per associazione mafiosa.
Dalle indagini era emersa la partecipazione di Bosco a summit con boss del calibro di Giulio Caporrimo, Cesare Lupo, Antonino Sacco e Giuseppe Calascibetta, poi assassinato nel 2011. Sono stati inoltre individuati altri uomini responsabili di aver accumulato ingenti patrimoni illecitamente. Si tratta Giacomo Vaccaro, Girolamo Celesia e Pietro Mansueto. Tra i beni sequestrati ci sono un ampio terreno con una costruzione in viale Regione siciliana, di Mansueto; una società di distribuzione di bevande di Girolamo Celesia, un villino a Campofelice di Roccella (PA), riconducibile a Giacomo Vaccaro.
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