PALERMO – Stipendio da 8 mila euro al mese ma Helg insiste: “Mi servivano soldi”

Ammette di aver chiesto e intascato la mazzetta e si giustifica dicendo che non era mai accaduto prima e che ha agito per necessità economiche, ma quando i pm gli chiedono quanto guadagni al mese, è costretto ad ammettere di prendere circa otto mila euro.

Si è svolto tra scuse e ammissioni l’interrogatorio di Roberto Helg, ex presidente di Confcommercio e numero due della Gesap, la società che gestisce l’aeroporto di Palermo, arrestato in flagranza mentre prendeva da un commerciante una tangente di 100 mila euro, interrogato oggi dal gip di Palermo che dovrà decidere la convalida dell’arresto e l’eventuale misura cautelare chiesta dalla Procura.

Al contrario di quanto aveva tentato di fare subito dopo l’arresto – aveva inizialmente negato tutto – stavolta, dunque, l’ex presidente di Confcommercio ha dovuto riconoscere le sue responsabilità. “So di avere sbagliato – ha detto – ma mi hanno pignorato casa e avevo bisogno di denaro”. Una tesi che cozza con le entrate mensili ammesse dallo stesso Helg, che ammonterebbero a otto mila euro.

Da quanto si apprende, l’ex numero due di Gesap non avrebbe coinvolto altre persone nell’episodio né avrebbe parlato ancora di un giro di mazzette più ampio e di gestione illecita di appalti all’interno dello scalo palermitano.

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