PALMA DI MONTECHIARO – Il profilo del bracciante Angelo Castronovo ucciso a colpi di arma da fuoco

E’ stata una vera e propria esecuzione. Angelo Castronovo, bracciante agricolo, di 65 anni, e ucciso con diversi colpi di arma da fuoco in contrada Cipolla, zona di campagna, di Palma di Montechiaro, era conosciuto in paese come trafficante di armi che agevolmente, con l’aiuto di alcuni suoi fidati collaboratori, riusciva a importare dall’estero. Angelo Castronovo, è stato raggiunto dai killer mentre stava effettuando dei lavori di movimento terra con un camion su un fondo di contrada Cipolla, lungo la strada di collegamento per Campobello di Licata.

Nel 1991 si salvò miracolosamente in quella che è conosciuta come la “strage di Capodanno “, avvenuta all’interno del “Bar2000 nell’ambito della guerra tra Cosa nostra e Stidda. Venne arrestato due volte per armi negli ultimi tre anni ma, soprattutto, per gli inquirenti è colui il quale fornì informazioni essenziali per eseguire i due delitti.Il primo delitto fu quello di Enrico Rallo, 38 anni, ucciso nel 2015 con tre colpi di pistola di fronte il bar Mazza a Palma di Montechiaro. Nell’agosto 2017, invece, ci fu l’omicidio di Salvatore Azzarello, 39enne, ucciso da un commando nelle campagne di contrada Burraiti mentre si trovava a bordo del suo trattore. La figura di Angelo Castronovo è centrale in entrambi i delitti. Gli inquirenti, infatti, gli contestavano la partecipazione a entrambi gli omicidi.

Angelo Castronovo, alias “u pazzu”, è un nome noto. Due anni fa è stato arrestato dalla squadra mobile di Agrigento nell’inchiesta scaturita dalla faida di Palma di Montechiaro, uno scontro armato tra due famiglie sfociato nel sangue in seguito al furto di alcuni mezzi agricoli. 

A quanto si è appreso la vittima, colpita mentre lavorava sul suo appezzamento di terreno, viveva a Licata dallo scorso marzo. Il cadavere è stato trovato da un automobilista su una strada battuta circondata da una coltivazione. L’uomo ha subito dato l’allarme, chiamando il 118 e i carabinieri.L’inchiesta è coordinata dal pm di Agrigento Giulia Sbocchia e dall’aggiunto Salvatore Vella.

Sono state fatte una decina di prove dello stub, durante la notte, per cercare elementi investigativi utili all’inchiesta sull’omicidio .

     Gli esiti dei tamponi, capaci di raccogliere tracce di esplosivo, arriveranno nei prossimi giorni.

E’ stata una notte di lavoro per i carabinieri del nucleo Investigativo di Agrigento, della compagnia di Licata .
    Sono state sentite anche diverse persone, oltre all’automobilista di passaggio che ha visto il cadavere di Castronovo e ha chiamato il 112.
   

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