PALMA DI MONTECHIARO – Omicidio Saito, il killer avrebbe parlato di una faida legata ai “paracchi”

Nella serata di oggi, i Carabinieri della Compagnia di Licata hanno arrestato per i reati di omicidio, tentato omicidio e porto illegale di arma clandestina Angelo Incardona, palmese cl.1978. 

L’uomo si è costituito nel pomeriggio presso il Comando Provinciale Carabinieri di Agrigento, presentandosi con una pistola Beretta 92 FS con matricola abrasa e confessando ai militari di aver sparato poco prima ai propri genitori presso la loro abitazione a Palma di Montechiaro, G. I. cl.1956 e M. I. cl.1961, allo stato ricoverati all’ospedale di Licata fuori pericolo di vita per ferite d’arma da fuoco. Ha poi dichiarato, durante l’interrogatorio condotto dal Procuratore Dott. Luigi Patronaggio e dal Sostituto Procuratore Dott.ssa Maria Barbara Cifalinó, insieme al Comandante Provinciale dei Carabinieri Colonnello Vittorio Stingo e al Comandante del Nucleo Investigativo Maggiore Luigi Balestra, di aver ucciso, dopo aver lasciato la casa dei genitori, tale Lillo SAITO, palmese cl.1956, socio di un’impresa di gelati di Palma “il Gattopardo”, il cui corpo è stato rinvenuto all’interno della propria macchina in sosta in piazza Provenzani a Palma di Montechiaro unitamente a 4 bossoli.

Quando Incardona si è presentato al comando provinciale dei carabinieri di Agrigento, al piantone, avrebbe, a quanto pare, detto: “E’ una vecchia storia di mafia, una faida”. Avrebbe parlato di una faida legata a dinamiche interne ai “paracchi” di Palma di Montechiaro. Una storia molto complicata, tutta ancora da decifrare e verificare per carabinieri e Procura di Agrigento.

La salma è stata trasportata all’ospedale di Agrigento a disposizione dell’autorità giudiziaria per l’autopsia. 

Sono in corso gli accertamenti investigativi per stabilire quale sia il movente.

L’arrestato associato alla casa circondariale di Agrigento come disposto dalla Procura della Repubblica di Agrigento che sta coordinando le indagini.

FOTO AGRIGENTO NOTIZIE

Condividi
         
 
   

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *