PALMA DI MONTECHIARO – Tentato duplice omicidio: i due indagati restano in carcere[VD TG]

I fermi non sono stati convalidati. Il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Agrigento, Stefano Zammuto, ha però applicato – per entrambi gli indagati – la custodia cautelare in carcere per le ipotesi di reato di tentato omicidio e porto illegale di armi.

Stamani, gli indagati Francesco Gueli di 42 anni (che ha nominato gli avvocati Giovanni Castronovo, Tanja Castronovo e Santo Lucia) e Giuseppe Incardona di 52 anni (che ha nominato l’avvocato Giuseppe Vinciguerra)
sono comparsi davanti al giudice.

Francesco Gueli si è avvalso della facoltà di non rispondere, mentre Giuseppe Icardona – il cui nominativo sarebbe saltato fuori grazie a delle intercettazioni – avrebbe detto al magistrato che “quell’Incardona è un omonimo”.

Alla base del duplice tentato omicidio vi sarebbe stata una discussione decisamente animata inizialmente avvenuta in un bar in cui è volato anche qualche schiaffo. Insomma, un fatto di sangue grave come ha ribadito il Procuratore Luigi Patronaggio , è stata evitata una strage. Emerge in questa vicenda un aspetto sociologico e criminologico da far west. Si può sparare per questioni banali con clan familiari che si armano per cose futili. Logiche di clan familiari che producono sequenze di morte , delle vere e proprie vendette. gente normale che opera da mafiosi.

 

 

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