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Papponi delle pensioni, Cicciolina chiede alla Camera 2mila euro di assegno pignorato

L’ex pornostar Ilona Staller, in arte Cicciolina, parlamentare radicale dal 1987 al 1992 e leader del cosiddetto “Partito dell’Amore” ha chiesto a Montecitorio la restituzione di un quinto dell’indennizzo del pignoramento del vitalizio, circa duemila euro. Il pignoramento era stato stabilito dal tribunale di Roma in occasione dello scontro legale tra la Staller e l’ex marito l’artista statunitense Jeff Koons. Un provvedimento che da circa un mese lo stesso tribunale però ha estinto. Ora la Staller ha chiesto, attraverso i suoi legali, che quei soldi, congelati dal parlamento le siano restituiti. Palazzo Chigi però tentenna a rispondere alle richieste della Staller. Dagli uffici amministrativi infatti sino ad ora non sono arrivate repliche. Per questa ragione il legale della Staller, Luca Di Carlo, ha presentato ieri una diffida all’ufficio di presidenza della Camera dei deputati, affinché svincoli il prima possibile le somme trattenute, arretrati compresi. Qualche mese fa in un’intervista a «Il Fatto» l’ex parlamentare aveva spiegato di tenere molto all’assegno pensionistico, pur non restando insensibile alle critiche dei cittadini. «Mi rendo conto che è impopolare», disse la Staller, «ma il vitalizio mi spetta. Sono anche disposta a versarlo in beneficenza, ma soltanto se lo faranno anche gli altri».

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