PORTO EMPEDOCLE – Cominciato il processo per Anna e Gerlandino Messina
Nicolò Giangreco
Sollevate diverse eccezioni dalla difesa all’udienza preliminare del processo, che vede imputati il capomafia di Porto Empedocle, Gerlandino Messina, 41 anni, e la sorella, Anna Messina, 35 anni, finita agli arresti domiciliari con l’accusa di avere fatto da “messaggera” al fratello durante gli anni di latitanza. Il difensore di Anna e Gerlandino Messina, l’avvocato Totò Pennica, ha chiesto l’inutilizzabilità delle intercettazioni, delle conversazioni acquisite durante le indagini e degli accertamenti tecnici eseguiti sulla macchina da scrivere sequestrata pochi minuti dopo l’irruzione nel covo di viale Stati Uniti a Favara, e l’inutilizzabilità della corrispondenza ricevuta dal boss empedoclino in carcere. A tutto questo si sono opposti i pubblici ministeri della Dda di Palermo, Rita Fulantelli ed Emanuele Ravaglioli. Il Gup del Tribunale di Palermo, Riccardo Ricciardi, preso atto delle richieste formulate dalla difesa e della netta posizione di opposizione dei Pm ha cosi deciso di rinviare l’udienza preliminare al prossimo 16 luglio per sciogliere la riserva.
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