PORTO EMPEDOCLE – 3 omicidi, confessa il pentito Luigi Putrone
Nicolò Giangreco
A processo per tre omicidi di mafia il collaboratore di giustizia, Luigi Putrone, 55 anni, di Porto Empedocle, che si è autoaccusato dichiarando di avere avuto un ruolo negli omicidi di Giuseppe Lo Zito, Ignazio Filippazzo e Roperto Papia. Ieri mattina prima udienza davanti al Gup di Palermo Lorenzo Matassa. I familiari delle vittime si sono costituiti parte civile. L’omicidio Lo Zito avvenne ad Agrigento, nel 1987, quando Putrone era affiliato a Cosa Nostra e aveva come rivale la Stidda, a cui pare appartenesse lo stesso Lo Zito. Putrone avrebbe fornito ai killer alcune informazioni per rintracciare lo stiddaro che fu poi assassinato. L’omicidio Filippazzo si consumò nel 1992 a Porto Empedocle, perchè aveva osato chiedere il pizzo ad imprenditori scavalcando di fatto la famiglia mafiosa che gestiva il racket. Putrone avrebbe partecipato ad una riunione in cui i boss decisero l’eliminazione di Filippazzo. L’omicidio Papia fu compiuto nel settembre del 1994. A sparare sarebbe stato lo stesso Putrone con la complicità di un altro mafioso. Per gli stessi fatti di sangue sono stati già condannati altri imputati.
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