PORTO EMPEDOCLE – Accusati di essere prestanome del boss, niente carcere per i Salemi

I giudici del Tribunale del riesame di Palermo hanno rigettato la richiesta della Direzione distrettuale antimafia di arrestare gli imprenditori  Francesco Salemi, 58 anni, e del  figlio Salvatore, 34 anni, entrambi di Porto Empedocle, coinvolti nell’inchiesta che ha portato agli arresti di Gerlandino e Anna Messina perché ritenuti prestanome del primo. Per i Pm Fulantelli e Ravaglioli i due Salemi, titolari dell’impresa, “Autotrasporti Salemi S.C.C”, non sarebbero altro che i prestanome del boss Gerlandino Messina. Nelle prossime ore si conoscerà l’esito, del procedimento già discusso davanti al Tribunale della libertà, riguardante la richiesta di sequestro della ditta di Francesco e  Salvatore Salemi. Analoga richiesta è stata avanzata anche per la ditta “Autoricambi Stefano di Cardella Angelo & C. S.a.s.” di Angelo Cardella, 40 anni, ritenuto prestanome sempre del boss Messina.

I Pm oltre al sequestro hanno chiesto anche la cattura di Cardella che era stata rigettata dal Gip del Tribunale di Palermo, Guglielmo Nicastro.

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