PORTO EMPEDOCLE – Agguato a Vasile Cozzo: pistola già usata

E’ stata usata per il danneggiamento di tre abitazioni in via dei Fiori, il 31 dicembre dell’anno scorso, una delle due pistole utilizzate per l’agguato al pescatore empedoclino Libertino Vasile Cozzo. A questa conclusione si è arrivati dopo le perizie effettuate dagli esperti della Polizia scientifica, che su richiesta del pubblico ministero Giacomo Forte, hanno analizzato bossoli e proiettili recuperati nell’area portuale di Porto Empedocle lo scorso 6 aprile. Il particolare potrebbe risultare importante per le indagini condotte dai poliziotti del Commissariato empedoclino e dagli agenti della Squadra Mobile di Agrigento. Gli specialisti della sezione Scientifica hanno anche precisato che per l’agguato sono state utilizzate due pistole calibro 7,65, anche se sette degli otto colpi sparati sono partiti da una sola arma. Uno dei due killer sarebbe il cognato, il pescivendolo Gianni Tuttolomondo, di 44 anni, arrestato poche ore dopo i fatti, a seguito delle indicazioni fornite dallo stesso Vasile Cozzo, che lo avrebbe riconosciuto. Tuttolomondo avrebbe agito insieme ad un complice a bordo di un motorino. Alcune telecamere del porto hanno ripreso la scena, ma le immagini risultano confuse e di pessima qualità.

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