PORTO EMPEDOCLE – Tentato omicidio Vasile Cozzo, resta in carcere Gianni Tuttolomondo
Nicolò Giangreco
Resta in carcere Gianni Tuttolomondo, il quarantaquattrenne pescivendolo di Porto Empedocle, ritenuto responsabile del ferimento del cognato Libertino Vasile Cozzo, 37 anni. Lo hanno deciso i giudici del Tribunale del Riesame di Palermo, chiamati a pronunciarsi una seconda volta alla richiesta della difesa dell’imputato, tornata a chiedere la scarcerazione. Gli avvocati Salvatore Cusumano e Salvatore Pennica la scorsa settimana avevano discusso davanti ai giudici del Riesame, chiedendo la modifica della decisione del gip del tribunale di Agrigento, Alberto Davico, che aveva rigettato la richiesta di concessione degli arresti domiciliari in un’abitazione di Siculiana. Il ricorso era stato presentato alla luce delle recenti intimidazioni di cui è stato vittima Vasile Cozzo, che secondo i difensori avrebbe dovuto portare a rivalutare il contesto in cui è maturato l’agguato all’interno dell’area commerciale del porto di Porto Empedocle. Nei mesi scorsi i giudici avevano derubricato il titolo del reato, modificandolo in lesioni gravi e non per tentato omicidio. La differenza è sensibile, infatti, è decaduta l’ipotesi formulata in un primo momento secondo cui Tuttolomondo ha sparato per uccidere.
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