PROCESSO NUOVA CUPOLA – In udienza 3 black out e un guasto alla fonotrascrizione
Nicolò Giangreco
Quanto accaduto ieri mattina nell’aula bunker del carcere Petrusa di Agrigento ha del grottesco, inconcepibile per un paese civile. In Italia accade che un’udienza venga interrotta quasi per sfinimento, dopo la bellezza di 3 interruzioni per black out elettrico e un guasto all’apparecchio per la fono trascrizione di quanto detto in aula. L’udienza in questione era l’ennesima del processo col rito ordinario a 9 presunti associati a Cosa Nostra, denominato “ Nuova Cupola”. Tutti presenti o quasi gli avvocati difensori e perfino il teste che da mesi non riesce a deporre per allucinanti intoppi di natura tecnica nel predisporre la videoconferenze col tribunale di Brescia. Trattasi di Francesco Giambarresi, titolare di una ditta che si occupa di logistica e trasporti in tutta Italia.Dopo una mezz’ora di racconto, rispondendo alle domande del pm della Dda Ravaglioli, è venuta a mancare la corrente elettrica con annesso collegamento video con Giambarresi. I Giudici, hanno detto basta, rinviando al 10 dicembre, l’udienza.
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