RACALMUTO – GIOCHI DI POTERE in 21 a giudizio

5 assolti, dei quali 4 ex assessori della giunta Petrotto, rinviato quest’ultimo solo per un capo d’imputazione, non luogo a procedere per Pietro Baiamonte, derubricato il capo d’imputazione per la ditta Borsellino. Rinviati a giudizio tutti gli altri, ovvero i proprietari dei 3 alberghi, costruttori, professionisti e impiegati comunali. In tutto 21 persone andranno a processo di maggio. Questo in sintesi l’esito dell’udienza del procedimento scaturito dall’operazione “Giochi di potere”, messa a segno anni fa dai carabinieri, su coordinamento della procura agrigentina.

Ieri mattina l’aula 9 del palazzo di giustizia era affollata da molti degli imputati, tutti in attesa di conoscere le decisioni del giudice sul loro conto. Poi i primi paletti. Assolti Giovanni Mattina, Pietro Taormina, Giuseppe Gueli, Ignazio Marchese, tutti ex assessori di una giunta guidata dall’ex Sindaco Salvatore Petrotto. Assolto anche Edoardo Patito, per il quale il Pm aveva chiesto la condanna. Costoro sono stati giudicati con il rito abbreviato. Non luogo a procedere, per l’ex Sindaco Petrotto, relativamente a due capi d’imputazione per abuso d’ufficio e abuso edilizio, mentre è stato rinviato a giudizio per altri. Non luogo a procedere anche per Pietro Baiamonte, ma da tutti i capi d’imputazione. Riformulato in maniera meno pesante il reato contestato alla Ditta Borsellino, derubricato in abuso edilizio. Tutti gli altri coinvolti nell’inchiesta denominata “ Giochi di potere” sono stati rinviati a giudizio. Il processo inizierà a metà de prossimo maggio.

 

Sono tutte persone di Racalmuto indagate nell’ambito di una inchiesta per la realizzazione di tre alberghi finanziati con fondi dell’Ue. Coinvolti in questa inchiesta che prende il via nel lontano 2008 anche l’ex Sindaco Salvatore Petrotto, l’allora consulente ed ex presidente del Consorzio del Tre Sorgenti  Calogero Mattina. La vicenda ha coinvolto anche i proprietari dei tre alberghi, costruttori, professionisti ed impiegati comunali. Si tratta degli imprenditori: Adamo Chiarelli, Luigi Martorelli, Calogero Cacciato, Calogera Sena, Salvatore Cutaia, Carmela Falletta, Sergio e Andrea Borsellino. I progettisti: Paolo Lo Iacono, Eduardo Chiarelli, Eduardo Patito e Camillo Santalucia. I costruttori: Marco Curto, Antonino Moncada, Giuseppe Cicero. I tre ex dirigenti dell’Utc: Domenico Graci, Lillo Chiarelli e Ignazio Romano. Gli impiegati dell’ufficio tecnico comunale: Pietro Baiamonte, Diego Salvo, Giacomo Lombardo. Le accuse che vengono mosse agli indagati  vanno dalla truffa ai danni della Comunità Europea, all’abuso in atti d’ufficio, alla violazione delle norme in materia di edilizia. Salvatore Petrotto era accusato di abuso in atti d’ufficio per quanto riguarda la nomina , nel 2007 di Domenico Graci a capo dell’ufficio tecnico e poi insieme ai suoi ex assessori per la nomina di un professionista come consulente dell’ente. L’inchiesta è stata condotta dai Carabinieri. Negli anni le strutture che stavano sorgendo sono state poste sotto sequestro dai militari mentre sono state diverse le acquisizioni di atti e documenti direttamente prelevati dall’ufficio tecnico del Comune di Racalmuto. Nei mesi scorsi, l’ex Sindaco Petrotto ebbe a dire: “Il Comune di Racalmuto aveva con i suoi funzionari sanato le irregolarità edilizie e risulta al quanto singolare l’azione giudiziaria che ha di fatto bloccato tre attività che avrebbero dato occupazione. Del resto, Racalmuto non è nuova a queste iniziative: vedi vicenda discoteca Palladium, il distributore di carburante Agip sulla SS 640. Secondo me – dichiara Petrotto – come capo espiatorio  si voleva sacrificare il sindaco di Racalmuto. Ho subito 13 procedimenti penali da parte della Procura, risolti tutti con ampia assoluzione, nei vari gradi di giudizio. Processi riguardanti presunte diffamazioni, presunti abusi e presunti falsi. Con questo non voglio dire che sono un perseguitato, ma poco ci vuole”. Ieri, non luogo a procedere per due fatti, rinvio a giudizio per un altro episodio.

Condividi
         
 
   

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *