RACALMUTO – Appello Sindaco, Giunta e Consiglio Comunale per i lavoratori “precari”

Sindaco Giunta e Consiglio Comunale di Racalmuto, in un documento approvato all’unanimità, rivolgono un appello alle istituzioni regionali, affinché modifichino la legge regionale che impone nei comuni in riequilibrio finanziario la proroga dei contratti con riferimento alle ore dei contratti in corso al 31/12/2014, quando a Racalmuto i rapporti erano a 18 ore.

La I Commissione aveva approvato un emendamento che avrebbe dovuto portare i contratti dei “precari” negli Enti Locali a 24 ore. Questo emendamento non sarebbe passato in Commissione Bilancio. C’è tempo sino a domani, quando si riunirà l’Ars per approvare la legge di bilancio e la legge di stabilità, per intervenire.”

Il documento riprende l’appello che il sindaco Messana aveva indirizzato a gennaio alle istituzioni parlamentari e di governo regionali ed evidenzia la peculiarità della posizione dei precari nel Comune id Racalmuto, che rischiano di essere i soli in tutta la Regione ad essere penalizzati da una norma assurda ed iniqua.

V’è una disparità di trattamento tra i Comuni in dissesto e quelli in riequilibrio finanziario – rileva il sindaco Messana: il Comune di Racalmuto, per evitare il dissesto, ha adottato la procedura di riequilibrio finanziario e ha ridotto le ore dei lavoratori precari per risparmiare la quota parte gravante sulle casse comunali. comprimendo i servizi e gli stipendi dei propri lavoratori;nei Comuni in dissesto la Regione interviene per coprire il 100% del costo sostenuto per i contratti a tempo determinato, dunque alcun danno subiscono i servizi e i lavoratori precari che mantengono inalterati ore lavorate e stipendi. 

“I Comuni che adottano procedure virtuose – qual è il riequilibrio finanziario – sono penalizzati rispetto ai Comuni che, invece, non potendo o volendo adottare le azioni virtuose di risanamento, dichiarano il dissesto.

“La disparità di trattamento è evidente e dovrebbe essere riparata equiparando – quanto alle misure per i lavoratori “precari” – la posizione dei Comuni in riequilibrio a quella dei comuni in dissesto, disponendo che i primi possano rinnovare i contratti nel numero delle ore oggetto dei rapporti di lavoro a tempo determinato in corso alla data di adozione del piano di riequilibrio, sì da rendere le eventuali misure di risanamento neutrali rispetto alla condizione dei lavoratori, com’è per i Comuni che dichiarano il dissesto.

“Il caso Racalmuto può risolversi anche disponendo che il riferimento per il rinnovo non sia ai contratti in corso al 31/12/2014 bensì al contributo erogato dalla Regione Siciliana nell’anno 2014.

“La prima soluzione ricondurrebbe ad equità la condizione dei Comuni in riequilibrio finanziario, la seconda manterrebbe la disparità di trattamento con i comuni in dissesto, però consentirebbe al Comune di Racalmuto di prorogare i contratti a venti ore utilizzando il fondo di compensazione nell’importo effettivamente erogato dalla Regione nell’anno 2014.

Abbiamo inoltrato l’appello votato dal Consiglio Comunale al presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone – conclude il Sindaco Messana – e siamo impegnati affinché possa trovare la giusta attenzione.”

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