RACALMUTO – “Cosa ne sarà del Castello Chiaramontano afflitto da sindrome di chiusura?”

“I lavori di sistemazione della corte interna del  Castello Chiaramontano, sono iniziati da circa 16 mesi, utilizzando i  fondi ANAS concessi al nostro Comune nel lontano 2009. Come la maggior parte dei lavori fatti in questa legislatura, anche questo si è trascinato stancamente con alterne fasi di attività e di, incomprensibili, sospensioni”.

E’ quanto afferma il capogruppo del Pd al Consiglio comunale di Racalmuto Giuseppe Guagliano in una lettera inviata al Sindaco di Racalmuto, ai  componenti della Giunta, al Presidente del Consiglio, ai titolari di posizioni organizzative, al Comandante dei Vigili Urbani, agli organi di stampa.

“I 16 mesi corrispondono esattamente – scrive Guagliano – al periodo di chiusura al pubblico dello stesso. Va detto, a beneficio di chi dovrà esprimere un giudizio di merito sull’attività amministrativa di questa Sindacatura, che da una ragionevole e prudente stima fatta da persone del mestiere, i lavori di che trattasi potevano e dovevano essere contenuti in un lasso di tempo compreso tra i 4 e i 6 mesi. Ci si rende conto di come il “Modus non operandi” del Sindaco Messana abbia sottratto alla pubblica fruizione da circa un anno e a tutt’oggi, un bene di fondamentale importanza per la crescita sociale, culturale ed economica della nostra comunità. Il Castello negli anni era diventato un importante punto di riferimento di livello Regionale”.

“A dare ulteriore visibilità e prestigio alla struttura – continua Guagliano – aveva contribuito l’apertura, di un museo dedicato alle arti moderne, denominato MURA, in un’ala della stessa; inaugurato con tanta enfasi a fine 2015, grazie all’impegno di numerosi artisti locali e con l’ausilio di tanti semplici cittadini appassionati d’arte, che nonostante tutto erano riusciti a vincere la “Sindrome della non apertura” che da sempre attanaglia e condiziona il nostro Sindaco. Il MURA ha ospitato, nei pochi mesi in cui è riuscito a rimanere aperto, mostre ed eventi di buon livello artistico con  il gradimento unanime della critica, degli appassionati e dei semplici cittadini. Ciò nonostante, e pur avendo un’accesso del tutto autonomo rispetto a quello della parte interessata dai lavori, il MURA non è riuscito alla lunga a sfuggire al destino della “Sindrome della chiusura” in questo caso….”.

“Sindromi – sostiene tra l’altro Guagliano, citando il Tetro Regina Margherita, la Biblioteca, l’ex Mcello e altre strutture – che sono diventate, oramai, un vero e proprio carattere distintivo” del modo di amministrare.

“Mi dicono – prosegue il Consigliere comunale del Pd –  che non si riesce a trovare del personale, nonostante ve ne siano 236 unità alle dipendenze dell’Ente, per ripulire tutti gli ambienti che in questi 18 mesi sono stati completamente dimenticati anche alla custodia. Vogliamo sperare che almeno questa volta non si decida di ricorrere a ditte esterne per la pulizia, caricandone i costi ai cittadini. Come si può giustificare questa incapacità di decidere, programmare e organizzare?”

“Da un sopralluogo effettuato qualche giorno fa – afferma sempre Guagliano –  ho potuto verificare e documentare, fotograficamente, che la struttura è in grave stato di abbandono e preda dell’incuria…Non va certamente meglio con il prezioso e bellissimo giardino del Castello totalmente invaso dalle erbacce, mantenuto in condizione di colpevole e gravissimo stato di degrado e in pericolo per possibili incendi…”.

Condividi
         
 
   

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *