RACALMUTO – Di Giuseppe Alaimo ancora nessuna traccia, proseguono le ricerche

Ben 260 ettari, tra periferia, campagna e centro urbano sono stati battuti, di Giuseppe Alaimo, il pensionato 62 enne scomparso, non è saltata fuori, però, nessuna traccia. Ieri, durante il terzo giorno di ricerche un vigile del fuoco di Siracusa s’è fatto male. E’ scivolato in una zona impervia ed è stato portato al pronto soccorso.Non è in gravi condizioni, avrebbe riportato un serio trauma contusivo. La paura, da parte delle squadre di soccorritori in azione, è stata però veramente tanta. Le ricerche di Giuseppe Alaimo proseguono anche nella giornata di oggi(domenica). Oggi, stando al piano di ricerche persdone scomparse  concordato dai Carabinieri e dalla Prefettura di Agrigento, molte squadre  verranno concentrate  nel centro storico e urbano del paese. Si verificheranno le case abbandonate. Non si esclude, che il 62 enne, magari sorpreso dalla pioggia, o colpito da un improvviso malore , possa aver cercato e trovato riparo  in una delle abitazioni abbandonate . Ieri, è stata rastrellata  una parte del centro storico di Racalmuto  e anche alcune contrade periferiche come Fico Fontanelle. Sembra scontato, dunque,. che, adesso il piano ricerche persone scomparse avrà  una vera e propria accelerazione  rispetto ai giorni passati. A Racalmuto, mentre, sono ancora in corso le ricerche, il mistero rimane.

 

Giuseppe Alaimo

Sesso:M
Età:61 (al momento della scomparsa)
Statura:155
Occhi:azzurri
Capelli:rasato
Scomparso da:Racalmuto (Agrigento)
Data della scomparsa:17/01/2018
Data pubblicazione:26/01/2018

Giuseppe Alaimo ha 61 anni e vive a Racalmuto (AG). Da molti anni non vive più con la moglie, da cui è separato. Passa molto tempo fuori casa a chiacchierare con gli amici su una panchina all’incrocio tra Viale della Vittoria, Via Fernando Martini e via Croce che tutti chiamano “Belvedere”. Intorno alla metà di gennaio gli amici del Belvedere non lo vedono più. I parenti, preoccupati, lo cercano a casa il 17 gennaio, ma non lo trovano. Il piano provinciale delle ricerche scatta immediatamente, anche con l’uso di unità cinofile, ma l’esito è negativo. Negativo anche il controllo nelle strutture ospedaliere di zona.

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