RACALMUTO – E’ allarme centro storico, cosi muore il quartiere dove è nato Sciascia[FOTO][VIDEO]
A Racalmuto non si vive soltanto una situazione al limite del collasso economico per l’arrivo delle bollette Tarsu aumentate dell’80%, ma anche una pericolosità dal punto di vista strutturale. Il centro storico da un momento all’altro rischia di sgretolarsi, rischia di cadere a pezzi ma soprattutto rischia di fare un’altra tragedia tipo quella di Favara. La zona interessata è quella di vicolo Chiaramonte dove il Comune di Racalmuto e il Comando Polizia Municipale hanno firmato un’ordinanza in data 31 luglio di quest’anno, in materia di viabilità e sicurezza stradale. La comunicazione parla di intervento su un immobile composto da quattro piani nel quale è stato riscontrato il pericolo di stacco di tegole e cornicioni. Detto immobile sempre secondo l’ordinanza sarebbe oggetto di demolizione, per cui è stata interdetta parzialmente alla viabilità la via del Carretto. Ma nonostante l’ordinanza di sgombero nessun cartello o tabella e affissa sulle transenne, e pertanto, paradossalmente le macchine continuano a circolarvi. A pochi metri (appena una decina) nella via del Carretto, il 21 settembre il Comune di Racalmuto e l’ufficio tecnico settore III Urbanistica hanno firmato un’altra ordinanza di sgombero a residenti , domiciliati ed esercenti attività commerciali: le attività interessate sono una parrucchieria e un ‘attività di generi alimentari. “E’ da tre anni che viviamo questa situazione, che a definirla assurda è poca cosa”- tuonano i commercianti del luogo. Si tratta di una zona che in tanti ricordano nei primi anni’80 per la bellezza storico architettonica e proprio in questo quartiere è nato anche lo scrittore Leonardo Sciascia. Ritornando all’ordinanza si fa riferimento alla messa in sicurezza del fabbricato di proprietà Matrona- Caponcello” a seguito della situazione di pericolo alla incolumità pubblica e sicurezza urbana riscontrata presso l’immobile sito in via del Carretto n° 5 e 7. Ma i puntellamenti sembrano davvero poco sicuri e gli abitanti e i commercianti del luogo sono preoccupati che la struttura possa cedere da un momento all’altro..
Nicolò Giangreco