di Nicolò Giangreco
Dopo la tragedia di Genova con il crollo del ponte Morandi, con 39 morti accertati, infuriano le polemiche e, ad un tratto, ci riscopriamo saggi, attenti e soprattutto timorosi per i ponti fatiscenti a rischio cedimento. A Racalmuto ce n’è uno poco dopo il centro città: si trova in contrada Malati, principale snodo per raggiungere il vicino centro commerciale “Le Vigne”, le parecchie abitazioni estive, le vicine Montedoro e Canicattì, e ancora, un’arteria che immette nell’autostrada per Agrigento e Caltanissetta. Il ponte in questione, da anni, ormai, è interessato da una lesione e ristretto da oltre tre anni ad una sola carreggiata. Giace un progetto che è stato già finanziato , ma dei lavori nessuna traccia. Forse, si attende un nuovo disastro?. Il 7 aprile del 2017, nel corso di un vertice nell’ambito di un accordo di programma quadro da parte del Governo nazionale è stato firmato il progetto esecutivo di 200 mila euro che dovrebbe essere appaltato dal Libero Consorzio di Agrigento. Ma ancora niente-. Solo slogan politici? Che fine ha fatto il finanziamento? La situazione è presa in esame da chi di competenza? E’ tarscorso un anno e mezzo dal vertice , e tutto sembra caduto nel dimenticatoio, come è abituale nel nostro paese. La qualità della politica si vede in questi momenti e ora tocca proprio alla politica ridare fiducia ai cittadini. Stentiamo nel credere che questo ponte non interessi più a nessuno. Al momento, il viadotto , non presenterebbe alcun problema di carattere strutturale, i 200 mila euro potrebbero bastare per riportare tutto alla normalità, e soprattutto, far sparire paure e preoccupazioni nei confronti di chi, è costretto a percorrere quotidianamente l’arteria, ma questi discorsi si dicevano anche per il Ponte Morandi di Genova, poi è successo l’inverosimile. Racalmuto, negli anni, ha dimostrato tutta la sua fragilità. Un paese da ricostruire, in tutti i campi, principalmente nelle strade: la Racalmuto- Milena, e a pochi chilometri dal “ponte malato” di contrada Malati, c’è una strada: la Racalmuto- Montedoro, le cui condizioni , anche in questo caso sono da terzo mondo. Le continue piogge hanno reso la viabilità fangosa e franosa tanto da renderla impercorribile. Eppure, rappresenta l’unico accesso per numerose famiglie di agricoltori verso le loro abitazioni e appezzamenti di terreni. Ma dal Libero Consorzio comunale di Agrigento, negli anni non si è visto un progetto per il ripristino e messa in sicurezza, da inserire tra gli interventi urgenti da finanziare. Insomma, le immagini, dimostrano che, nel nostro territorio esistono emergenze, per la cui sistemazione o manutenzione non servirebbero miliardi di euro. Ponti traballanti, viadotti scricchiolati e viabilità rattoppate sono più di una psicosi di massa. La sicurezza non può e non deve essere considerata una scommessa al buio, con un salatissimo conto da pagare in termini di vite umane, per poi scatenare la caccia alle streghe. Vorremmo ritrovarci tra qualche mese , con qualcosa di bello da raccontare e non con i soliti sogni spezzati.
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