RACALMUTO – Mafia, condannato l’imprenditore Romano
Nicolò Giangreco
Contribuì al rafforzamento di Cosa Nostra , pur non facendone parte, fino a quando il suo principale punto di riferimento – il mafioso di Racalmuto, Ignazio Gagliardo – non entrò nel programma di protezione dei pentiti di mafia. Per i giudici della prima sezione penale l’imprenditore Calogero Romano, 59 anni, è colpevole: 6 anni e 6 mesi di reclusione è la pena inflitta , per l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa. Il collegio presieduto da Giuseppe Melisenda Giambertoni, con a latere Michele Contini e Agata Anna Genna , lo ha però assolto per le condotte successive al 27 marzo del 2006, giorno in cui Ignazio Gagliardo, braccio destro del capomafia, Maurizio Di Gati e per tanti anni dipendente dell’azienda di Romano, ha firmato il suo “contratto” con lo Stato. Assoluzione anche per le singole accuse di false fatturazioni che scaturivano dal presunto tentativo di nascondere il pizzo. Romano dovrà pure risarcire la Provincia Regionale di Agrigento e la Regione Siciliana che si erano costituiti parte civile. Nei confronti della Provincia, assistita dall’Avvocato Daniela Posante, dovrà pure pagare una provvisionale di 10 mila euro. Il pubblico Ministero della Dda, Maria Teresa Maligno, aveva chiesto la condanna a 9 anni.
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