RACALMUTO – Rinviata l’apertura del teatro Regina Margherita

La commissione Pubblici spettacoli non s’è pronunciata. Sono state rilevate – durante il sopralluogo di ieri pomeriggio – delle carenze di certificazioni. Inezie rispetto a tutto quello che è stato fino ad ora fatto e, dunque, s’è deciso di aggiornare il sopralluogo-verifica di una decina di giorni massimo. Non c’è, dunque, non ancora almeno, il via libera per la riapertura del teatro comunale Regina Margherita di Racalmuto.

La commissione Pubblici spettacoli – composta dal sindaco Emilio Messana, dal comandante provinciale dei vigili del fuoco, dal comandante della polizia municipale: Nicola Sferrazza, da un esperto elettrico, dal medico sanitario Lillo Taibi e dal capo dell’Utc Accursio Vinti – ha rilevato la mancanza di certificazioni per quanto riguarda i velluti e le spugne e per un coprimano realizzato nella scala dell’uscita d’emergenza. Inezie, appunto, tant’è che s’è deciso di correre ai ripari. Per il coprimano della scala d’uscita d’emergenza verrà fatta – queste le intenzioni trapelati ieri sera – una modifica dal falegname, mentre per quanto riguarda i velluti e le spugne (per i quali servirebbe la certificazione delle ditte produttrici) pare proprio che si vada verso la rimozione. Se non altro temporanea.

Tutto rinviato, quindi. Una volta realizzati questi accorgimenti, verrà concordato un nuovo sopralluogo della commissione pubblici spettacoli. Verosimilmente fra una decina di giorni. E sarà allora che non dovrebbero più emergere ostacoli o problemi. Perché secondo quanto è emerso ieri, tutto va bene. Tutto è perfettamente in regola. Appena una settimana fa, il Comune di Racalmuto aveva depositato, al comando provinciale dei vigili del fuoco di Agrigento, la segnalazione certificata di inizio di attività. Un passaggio fondamentale per poter arrivare al sopralluogo della commissione Pubblici spettacoli che deve dare il definitivo “sì” all’agibilità.  Il teatro comunale Regina Margherita di Racalmuto è stato riaperto nel 2003, dopo 20 anni di chiusura e altrettanti di restauro. Non è però mai stato in regola con le certificazioni sulla sicurezza. Ed ecco perché, in tutti questi anni, l’amministrazione comunale ha talvolta combattuto un’autentica battaglia composta da formalismi e passaggi burocratici.  

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