RACALMUTO – Salvatore Seidita non ha confessato. Sottoposto ad esami di natura psichiatrica

Salvatore Seidita, 34 anni, di Racalmuto , difeso dall’avvocato Ninni Giardina, ha risposto alle domande del sostituto procuratore Gloria Andreoli delineando il rapporto con i genitori e ipotizzando scenari al momento inverosimili.Dice di chiamarsi in un altro modo, “Io in questo momento indosso la maschera di Sedita Salvatore Gioacchino. In realtà sono Emanuele De Vita”. L’uomo fermato ha anche detto di essere un sensitivo, di avere le visioni e di sentire strane entità. Giuseppe Sedita e Rosa Sardo non sono i suoi genitori, ma ha aggiunto anche di essere sottoposto ad incantesimo, di vedere i fantasmi e di aver incontrato anche l’uomo nero.

Il duplice omicidio sarebbe stato compiuto ieri ad ora di pranzo mentre le vittime stavano mangiando. Sarà però l’autopsia a chiarire l’ora precisa della morte.

.A domanda specifica su chi avesse ucciso marito e moglie Sedita risponde di aver visto un uomo armato di machete e con tatuaggi sul viso e di essere scappato. L’uomo dopo alcune ricerche è stato fermato dai carabinieri con l’accusa di aver trucidato con una mannaia il padre e la madre in un appartamento in via Rosario Livatino, a Racalmuto.

In passato è stato sottoposto a procedimento penale per maltrattamenti in famiglia e lesioni in danno dell’ex moglie, Secondo una prima ricostruzione, Salvatore Seidita, i suoi problemi psichiatrici sono stati alimentati a dismisura dall’uso di sostanze stupefacenti, il crack. Ecco perchè per il suo legale andava curato e messo in comunità .Salvatore Sedita è al momento sorvegliato nel reparto di psichiatria.

Intanto il procuratore Salvatore Vella e il sostituto Andreoli hanno firmato il provvedimento di fermo chiedendo al gip la convalida. 

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