RACALMUTO – Scopertura del busto di Gaspare Matrona [FOTO]

Dalla villa comunale all’ingresso del teatro Regina Margherita. La statua raffigurante Gaspare Matrona, da ieri sera, ha una nuova collocazione. Gaspare Matrona fu Sindaco di Racalmuto nel secolo scorso( 1872/1876) , amministrando il paese per 4 anni. Le storie dicono che fu un Sindaco che fece tante cose.

Tempi diversi, mezzi e metodi diversi e diverso modo di concepire le cose. Il proprio paese come il salotto buono della propria casa, questo traspare dalla lettura della storia di questo sindaco. Il suo mezzobusto era stato inaugurato nel 1960 nella villa comunale a lui dedicata. Lui è stato soprannominato il Sindaco illuminato. Gaspare Matrona non uno qualunque, bensi, un volto, una figura, un nome di chi la storia l’ha scritta con i fatti concreti per il suo paese. Un avvocato che si distinse per il suo temperamento e la sua generosità. Era nato nel 1837. Fu l’artefice della politica amministrativa di Racalmuto per un ventennio e diede con le opere pubbliche un aspetto civile al paese.

Adesso, dopo mesi di polemiche : perchè non tutti hanno accettato o accettano ad oggi questa nuova collocazione, l’attuale amministrazione guidata dal Sindaco, Vincenzo Maniglia ha deciso di dare la giusta importanza e visibilità al monumento, in quello che al momento rappresenta il luogo più frequentato del paese, il teatro Regina Margherita dove si svolgono gran parte degli eventi, manifestazioni, iniziative . In tanti chiedevano che il busto non fosse collocato al chiuso, al buio per non mettere all’ombra questo personaggio illuminato. E allora, il mezzobusto rimarrà fuori , all’ingresso del teatro , per far si che la memoria di lui resti sempre impressa per far rivivere memorie e tradizioni ma soprattutto tenere vivo il ricordo di chi per Racalmuto ha dato molto, perfino dilapidando il proprio patrimonio familiare come riportano le cronologie della sua storia. Questa volta , ci si augura che il busto abbia una volta e per tutte trovato una stabile collocazione.

Condividi
         
 
   

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *