RAFFADALI – E’ morto stroncato da un infarto il Sindaco Giacomo Di Benedetto

E’ morto improvvisamente il sindaco di Raffadali, Giacomo Di Benedetto. E’ stato colto da un infarto, appena fuori dal Municipio. Medici e infermieri hanno tentato di soccorrerlo e salvargli la vita, ma è deceduto prima dell’ arrivo in Ospedale. Giacomo Di Benedetto, 52 anni, è stato anche deputato regionale. La sua carriera politica si è svolta prima nel Partito comunista, poi nei Democratici di sinistra, e infine nel Partito Democratico. “A nome del Partito Democratico della Sicilia esprimo profondo cordoglio per la scomparsa di Giacomo Di Benedetto”. Lo dice Fausto Raciti, segretario regionale del PD. “Vogliamo far sentire la nostra sincera vicinanza ai suoi familiari – aggiunge Raciti – siamo di fronte ad una morte improvvisa, ad un profondo dolore”. “Un appassionato politico, e un tenace amministratore, oltre che persona ricca di umanità”. Così il deputato nazionale di Forza Italia, Riccardo Gallo, ricorda l’ onorevole Giacomo Di Benedetto. Gallo esprime profondo dispiacere, e rivolge alle famiglie Di Benedetto – Vedova le più sentite condoglianze. “Sono addolorato. Ho perso un amico, un collega della politica che ho conosciuto e stimato fin da giovanissimo”. Così il presidente provinciale del Patto per il Territorio di Agrigento, Piero Macedonio, ricorda l’ onorevole Giacomo Di Benedetto. Macedonio rivolge alle famiglie Di Benedetto – Vedova profondo cordoglio. “Voglio esprimere tutto il cordoglio e il profondo dolore del Partito Democratico per l’improvvisa e immatura scomparsa del sindaco di Raffadali, Giacomo Di Benedetto. La sua morte priva la Sicilia e il Paese di un amministratore appassionato e attento, che aveva messo il suo impegno politico al servizio del sindacato e poi del Parlamento Regionale e del Comune di Raffadali. Ai suoi familiari va l’abbraccio mio e di tutto il partito”. Lo scrive, in un messaggio di cordoglio, Davide Faraone, responsabile Welfare del Partito Democratico. “Sono sconvolto. La prematura scomparsa dell’ex collega sindaco, Giacomo Di Benedetto, mi coglie di sorpresa e mi rattrista. Insieme abbiamo condiviso tante iniziative. E’ stato sempre un uomo disponibile e capace”. Così l’ex sindaco di Campobello di Licata, Michele Termini, ricorda l’ onorevole Giacomo Di Benedetto. Termini rivolge alle famiglie Di Benedetto e Vedova le più sentite condoglianze. “Esprimo le mie piu’ sentite condoglianze e la piu’ profonda vicinanzaai familiari di Giacomo Di Benedetto, a cui mi legava un sincero rapporto di stima e di amicizia”. Lo dice Giuseppe Lupo, presidente della direzione del Pd e deputato regionale. “La sua prematura e improvvisa scomparsa lascia attoniti tutti. Va via un grande uomo, che ha sicuramente rappresentato un esempio di bella politica e con cui ho avuto il piacere e l’onore di condividere tante battaglie nel partito e all’Ars”. L’amministratore, Gaetano Pendolino, e l’intero staff del Distretto Turistico Regionale Valle dei Templi si associano al dolore della famiglia e della comunità di Raffadali per la scomparsa del sindaco Giacomo Di Benedetto, venuto a mancare improvvisamente alla sua città e ai suoi cari. “Avevamo avviato con lui un percorso di condivisione delle attività e delle iniziative del Distretto Turistico Valle dei Templi – dichiara il direttore del Distretto, Vincenzo Camilleri -, in quanto lui stesso aveva insistito per l’inserimento del Comune di Raffadali nell’area distrettuale, intuendo l’importanza di valorizzare le risorse architettoniche, storiche, naturali ed enogastronomiche del territorio comunale, in direzione della promozione turistica, quale opportunità di sviluppo e di occupazione. Oggi increduli ricordiamo Giacomo, che con la sensibilità del buon amministratore ci aveva portato in Consiglio Comunale, per sancire l’ingresso, nel Distretto, del ventesimo Comune. Con Giacomo Di Benedetto se ne va un sindaco, un politico, una persona con cui, per il suo carattere schietto e deciso, si aveva sempre l’entusiasmo di condividere l’impegno in favore del bene comune, dei giovani e della sua terra”.

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