RAFFADALI – Omicidio 24enne, il padre assassino resta in carcere

“Gaetano Rampello, pur avendo subito aggressioni da parte del figlio, ha omesso la sua natura violenta tanto da essere stato denunciato dall’ex moglie. Il poliziotto avrebbe omesso di dire che anche lui era stato accusato, in passato, di violenze nei confronti dell’ex moglie e dello stesso ragazzo.Non è credibile la tesi di un gesto d’impeto e non premeditato. Dal video si vede, infatti, che l’arma è occultata e già scarrellata e pronta per l’uso. E’ stata un’azione pervicace, ha colpito la vittima alle spalle e quando era a terra indifesa”.

Con queste motivazioni il gip del tribunale di Agrigento, Micaela Raimondo, ha convalidato l’arresto del poliziotto di 57 anni, in servizio al reparto mobile della Questura di Catania, che ha confessato l’omicidio del figlio ventiquattrenne Vincenzo Gabriele, assassinato con 14 colpi di pistola martedì mattina in piazza Progresso, a Raffadali, dopo anni di contrasti alimentati dai problemi psichiatrici del giovane che lo picchiava e minacciava continuamente. L’omicidio, secondo la versione dell’indagato, sarebbe la conseguenza dell’ennesima aggressione e di una vera e propria rapina: il giovane avrebbe preteso altri soldi sfilandogli il portafogli con la violenza.

La confessione dell’indagato, che subito dopo ha chiamato i carabinieri dicendo dove si trovava e facendosi arrestare mentre era seduto su una panchina, non convince del tutto il giudice che sottolinea alcune contraddizioni ipotizzando che, in un primo momento, volesse sottrarsi all’arresto essendosi allontanato e avendo compiuto il gesto con un cappuccio in testa oltre all’obbligatoria mascherina che gli copriva il viso.

Il fatto che la pistola fosse già priva di sicura e occultata in uno zaino – come si vede, sostiene il giudice, dalle immagini di videosorveglianza – escluderebbe un gesto estemporaneo. Secondo il gip, inoltre, Gaetano Rampello avrebbe potuto fargli una ricarica postepay, anzichè presentarsi all’appuntamento per dargli i soldi richiesti visto che, peraltro, aveva un impegno legato all’affitto di un immobile.

Concluso questo passaggio l’inchiesta approderà al tribunale del riesame.

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