Il teste chiave dell’inchiesta sull’omicidio del “Berlusconi di Ravanusa” Paolo Vivacqua, trapiantato a Desio in provincia di Monza, dove è stato ucciso il 14 novembre del 2011 con sette colpi di pistola nel suo ufficio, non conferma le accuse. La testimonianza di Gino Guttuso era ritenuta di fondamentale importanza per la Procura che aveva ottenuto che si celebrasse l’incidente probatorio. Il pregiudicato nei mesi scorsi avrebbe subito un pestaggio, secondo i Carabinieri e il pm di Monza, sarebbe stato un avvertimento, una spedizione punitiva attuata proprio per le dichiarazioni rese da Guttuso nelle indagini per l’omicidio Vivacqua. I mandanti dell’aggressione, secondo un’ipotesi investigativa ancora da approfondire e valutare, potrebbero essere gli stessi che sono finiti in carcere per il delitto una ventina di giorni prima.
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