RAVANUSA – Carmelo Zagarrio torna libero. Le puntualizzazioni dei legali di fiducia

Il sottoscritto Avv. Andrea ZAGARRIO, del foro di Agrigento, quale
condifensore unitamente all’Avv. Salvatore MANGANELLO, anch’esso del
foro di Agrigento, quali difensori di fiducia del sopra citato ZAGARRIO
Carmelo, accusato del reato di cui all’art. 609 bis c. p., con la
presente ritiene di dovere fornire dei chiarimenti a tutte le
inesattezze che sono state scritte in danno dell’indagato, che hanno
fortemente minato la reputazione ed il principio di legalità a cui si è
sempre ispirato l’indagato unitamente alla propria famiglia.

In particolare, la notte tra sabato e domenica, alle ore 01,00 circa,
l’indagato unitamente all’accusatrice si incontrano pacificamente nella
discoteca di via Kennedy a Catania e cominciano a parlare.

Immediatamente dopo, considerato anche lo stato di ebbrezza in cui
versava l’accusatrice, la discussione si è animata e l’indagato, anche
per liberarsi della scomoda compagnia della stessa, la afferrava per le
braccia e le dava una semplice spinta che produceva i suoi effetti,
tenuto conto che la ragazza si allontanava tranquillamente e senza alcun
palpeggiamento e senza alcuna costrizione.

L’indagato, finalmente, liberatosi della scomoda compagnia della ragazza
in stato di ebrezza, continuava la sua serata proseguendo a ballare in
discoteca fino alle ore 03,30 circa, finchè con i suoi amici decidono di
concludere la serata e di recarsi in albergo per andare a dormire. A
questo punto, giunto all’uscita, su indicazione della ragazza, come
detto in stato di quasi ubriachezza, è stato violentemente bloccato dai
buttafuori (ci si riserva ogni azione civile e penale) e consegnato alla
polizia che lo ammanettava e lo accompagnava in Questura, finchè la
mattina sono stati disposti dalla Procura di Catania gli arresti
domiciliari presso il proprio domicilio di Ravanusa.

Il Lunedì mattina seguente, il P. M. Dott. Santonocito, esaminando le
carte e senza nemmeno sentire l’indagato, disponeva l’immediata
scarcerazione dell’indagato, frantumando di fatto il castello di carta
costruito artificiosamente da una ragazza in stato di ebrezza.

Allo stato il ragazzo è in piena libertà in attesa che si conclude il
tutto, sicuramente con una archiviazione.

Avv. Andrea ZAGARRIO

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