Emergono altri particolari sulla tentata estorsione perpetrata nei confronti di un medico agrigentino, e che ha portato all’arresto in flagranza di reato di Calogero Fiannaca, 51 anni, e Calogero Tulumello, 41 anni, entrambi di Realmomte. Nel corso delle indagini i carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Agrigento e della Stazione di Realmonte, hanno utilizzato diverse attività tecniche e metodi tradizionali come appostamenti e pedinamenti. Si è potuto accertare che i due realmontini avvalendosi della forza intimidatrice, ponevano in atto dal mese di gennaio scorso richieste estorsive nei confronti del professionista, a cui avevano anche incendiato l’autovettura. Nel prosieguo delle attività, considerato che le minacce avvenivano da telefoni di cabine pubbliche e che l’interessato veniva anche pedinato, si è ritenuto di predisporre un idoneo servizio di osservazione e controllo. Durante tale servizio i militari operanti hanno sorpreso i due soggetti, mentre, da una cabina telefonica posta nella piazza Municipio di Siculiana, erano in contatto con la vittima, per una ulteriore richiesta estorsiva di 10.000 euro in contanti. Fiannaca e Tulumello nel compiere l’attività estorsiva, si sono avvalsi anche della complicità di un minore. Gli arrestati, dopo le formalità di rito sono stati tradotti presso la casa circondariale di Agrigento. Nel corso dell’udienza di convalida dell’arresto operato nei confronti dei due soggetti, il Gip del Tribunale di Agrigento ha applicato la custodia cautelare in carcere per Calogero Fiannaca, mentre nei confronti di Calogero Tulumello, la misura cautelare degli arresti domiciliari.
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