REGIONALI – E’ un centrodestra sempre più caotico e confuso

E’ un centro destra sempre più caotico e confuso. E ad ora non c’è un candidato alla Presidenza Regione Siciliana. Ma ci sono già diversi nomi bruciati dalla coalizione. Dopo il passo indietro del Governatore uscente Musumeci non riconosciuto idoneo a rappresentare la coalizione. Sono stati fatti fuori prima Stefiania Prestigiacomo ,e poi, Renato Schifani. La convergenza non è stata trovata nemmeno su questi illustri nomi. Ieri sera, si è parlato anche di voler calare l’asso dalla manica, ovvero, la candidatura del commissario forzista, Gianfranco Miccichè tra i primis a non volere Musumeci. Berlusconi a questo punto sembra volersi giocare la carta della manager Barbara Cittadini. E’ chiaro ed evidente che in casa Forza Italia stiano volando stracci a destra e a manca. Un vero buco nell’acqua che certamente non gioca a favore di un centro destra diventato sempre più un campo di battaglia. Ma che i rapporti all’interno della coalizione non fossero idilliaci lo si era notato anche durante i 5 anni di legislatura.

In più il tempo scorre inesorabile (domenica scade infatti il termine per la presentazione dei simboli). In serata la Lega rompe il silenzio facendo sapere che attende l’indicazione ufficiale e definitiva di Forza Italia.

Fermo restando l’autorevolezza e la statura politica sia del presidente Renato Schifani sia dell’onorevole Stefania Prestigiacomo, tutta Forza Italia Sicilia si stringe attorno al proprio commissario regionale Gianfranco Miccichè ritenendolo oggi l’unico soggetto in grado di poter rappresentare tutte le componenti del Partito siciliano e in grado di portare al successo tutta la coalizione di centrodestra”, affermano in una nota congiunta i parlamentari regionali, gli assessori regionali e tutti i commissari provinciali di Forza Italia in Sicilia. Insomma, gli azzurri fanno quadrato tanto che a firmare la nota ci sono pure gli esponenti del fronte lealista e gli assessori filomusumeciani come Marco Falcone (ma non Gaetano Armao riferiscono fonti azzurre perché ormai prossimo al matrimonio politico con Carlo Calenda). Il segnale , il messaggio che viene lanciato, però, è quello di una coalizione fiaccata dalle lotte intestine che non può spaccarsi alla vigilia dell’appuntamento con le politiche ma resta impantanata tra un braccio di ferro e l’altro.

Per Fratelli d’Italia, anche se la Cittadini è una persona di grande rilievo si trova in una posizione di incompatibilità, di conflitto di interessi, visto che essendo presidente nazionale dell’Aiop si occupa di sanità privata”, dice il vicepresidente del Senato, Ignazio La Russa. “Non riusciamo a capire più cosa vuole Miccichè. Abbiamo detto che il nostro candidato è Musumeci, hanno detto di no, ci hanno proposto una rosa di tre nomi, ne abbiamo scelto uno e non gli va bene. La Meloni ha preferito Schifani per l’autorevolezza e perchè è una sicurezza per la Sicilia”. Il risultato finale è quello di un vuoto con trattative ad oltranza.C’è chi prova a ripescare il leghista Nino Minardo con Musumeci che aspetta l’ennesimo candidato- cadavere sulla riva del fiume.Oggi è un altro giorno e si vedrà .

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