REGIONE – Decapitata Riscossione Sicilia, si dimettono i membri del consiglio di amministrazione

Decapitata Riscossione Sicilia. In meno di due giorni si sono dimessi i membri del consiglio di amministrazione ed è scaduto il contratto del direttore generale. La società partecipata a cui la Regione ha affidato il compito di riscuotere le tasse e dare la caccia agli evasori si avvia così verso un fallimento che potrebbe aprire le porte anche nell’Isola a Equitalia. Ed è su questo che sta maturando un altro braccio di ferro fra Crocetta e l’assessore all’Economia, Alessandro Baccei.

Le dimissioni del consiglio di amministrazione sono arrivate il 30 dicembre. A lasciare sono stati la presidente Lucia Di Salvo, avvocato e fedelissima di Crocetta, il dirigente regionale Gaetano Chiaro e Maria Mattarella. Il 31 dicembre è poi scaduto il mandato del direttore Ermanno Sorce.

In questo momento dunque la società non ha alcuna guida. E resta però sommersa da debiti che la rendono, a prescindere dai ruoli, ingovernabile. Secondo le ultime rilevazioni ufficiali, fatte un anno fa, Riscossione ha accumulato perdite per 60 milioni e mediamente aumenta di una ventina di milioni all’anno il suo buco. La società infatti ha enormi difficoltà a riscuotere al punto che la Procura della Corte dei Conti avrebbe inviato ai dirigenti degli avvisi a dedurre (una sorta di avviso di garanzia) nell’ambito di indagini aperte per danno erariale.

Riscossione è controllata dalla Regione che detiene il 99,885%. E una piccola quota (0,115%) è in mano proprio ad Equitalia. Fino a qualche anno fa i dipendenti erano un migliaio, ora sfiorano gli 800.

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