REGIONE – ECCO I 12 DI CROCETTA

Nomi di grido, personalità dello spettacolo, della scienza e del mondo dei giovani. Crocetta affida ad assessori “insospettabili” le chiavi del suo governo. In tarda serata l’ufficializzazione degli ultimi assessori indicati dall’Udc. Ma il dubbio riguarda la durata di questo esecutivo. Troppo “bello” per durare nel tempo. Anche Antonello Cracolici che non ha ottenuto un incarico assessoriale, cinguetta: “quanto durerà?”.

Crocetta ha giocato sull’effetto sorpresa: prima Battiato, in mezzo la Borsellino, Zichichi, e pure una giovanissima militante del Pd ad occuparsi di un assessorato “pesante” come la Formazione professionale. Ed ha voluto anche continuare con la strategia d’attacco di un presidente che da quando si è insediato, puntella i partiti con dichiarazioni al vetriolo: “I partiti non hanno i nomi? Li indico io”. Ed ha rispettato i suoi “personalissimi” tempi e criteri: tutti nomi, in apparenza, non concordati con i partiti, soprattutto col Pd con cui ha sfiorato la crisi e che invece hanno tutti o quasi un’apparenza d’area precisa.

Ma chi sono gli assessori della giunta Crocetta? Lucia Borsellino, alla Salute, Linda Vancheri, alle Attività produttive direttamente transitata dalla segreteria dell’assessore Venturi alla stanza che era stata di Venturi; Nicolò Marino all’Energia; Antonio Zichichi ai Beni culturali; Mariella Lo Bello al Territorio e Ambiente; Francesca Basilico D’Amelio all’Economia; Franco Battiato e Nelli Scilabra. Su questi ultimi l’assegnazione delle deleghe resta ballerina: per il cantautore “già al lavoro” come dice Crocetta, si pensa ad una competenza limitata ai Grandi eventi culturali scorporandola dall’assessorato al Turismo e Cultura. Per la Scilabra la più giovane degli assessori fin qui nominata, peraltro in un assessorato chiave e soprattutto ricco, si parla della Formazione.

La provincia di Agrigento, dunque, puo’ contare sulla presenza di due donne. Mariella Lo Bello, sindacalista della Cgil, segretaria provinciale ad Agrigento,  chiamata ad occuparsi di Territorio e Ambiente, ha partecipato alle ultime amministrative correndo per una coalizione composta da Pd e Terzo polo. E’ stata espressa dalla corrente bersaniana di Angelo Capodicasa e Mirello Crisafulli. Nei piani originali, quella casella sarebbe dovuta andare a Mariella Maggio, tagliata fuori dalla scelta di non inserire in squadra deputati.

L’altra agrigentina è la giovane studentessa universitaria Nelli Scilabra, attivista del Pd. Andrà a ricoprire il delicato incarico di assessore alla formazione. Cresciuta a pane e politica nel piccolo paese di Burgio,  nell’Agrigentino, ha preso presto la tessera dei Ds e poi del  Pd. Diplomatasi con il massimo dei voti al liceo Scientifico di  Sciacca, arrivata a Palermo ha fondato l’associazione  »ContrariaMente« e poi è diventata presidente del Rum (la  Rete universitaria del Mediterraneo). Eletta al Senato  accademico con tremila voti, due anni fa è stata a capo del  movimento studentesco sceso in piazza contro la riforma Gelmini  e in questi giorni sta lavorando alla revisione dello statuto  dell’Università, reso necessario proprio da quella riforma.

E non mancano le polemiche come il tweet al veleno di Antonello Cracolici, Crocetta ha quasi completato la giunta: vedremo quanto durerà questo governo, la dice lunghissima sul malessere che attraversa le file dei democratici, chiamati peraltro in questi giorni a un lavoro extra per portare al gazebo il proprio popolo.

Il 4 dicembre si riunirà per la prima volta nella sedicesima legislatura, il rinnovato parlamento siciliano. A confermarlo è stato lo stesso Crocetta. Devono comunque esserci i tempi tecnici per comunicarlo e per consentire a tutti di organizzarsi ed essere presenti e ai partiti di definire i capigruppo”. A presiederlo il deputato anziano, Giovanni Greco del partito dei siciliani che avvierà i lavori per svolgere il punto all’ordine del giorno della prima seduta che è l’elezione del presidente dell’assemblea regionale siciliana. Ieri a Roma nel corso di un confronto fra i partiti, Pd e Udc, che sostengono la presidenza Crocetta è stato stabilito che la guida del parlamento siciliano vada al partito di Casini.Il segretario regionale dell’Udc, Gianpiero D’Alia per la presidenza ha indicato il deputato messinese, Giovanni Ardizzone.

 

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