REGIONE – Pd spaccato, niente intesa. Crocetta:”Basta coi rimpasti”

«Impraticabile»: così i cuperliani avrebbero valutato la proposta avanzata dai renziani. La spaccatura nel Pd dunque, al momento, non vedrebbe una soluzione.
I renziani vicini a Davide Faraone hanno proposto di azzerare tutte le cariche, sia in giunta che all’Ars, per ridiscuterle rispettando gli equilibri fra le correnti. Ciò segnerebbe una nuova alleanza che dovrebbe rafforzare poi la maggioranza che sostiene Crocetta. Ma se da un lato i cuperliani lamentano la loro attuale esclusione dalla giunta, dall’altro contano sulla presidenza di 3 importanti commissioni parlamentari (Attività produttive, Sanità e Affari istituzionali). E a queste non vorrebbero rinunciare prima delle dimissioni di tutti gli assessori del Pd.
L’area guidata da Cracolici e Crisafulli avrebbe detto – durante il vertice in corso in via Bentivegna a Palermo fra il segretario e tutte le correnti – di non fidarsi di Crocetta. E lo stesso segretario Raciti ha iniziato la riunione chiedendo il rispetto di quanto deliberato dalla direzione regionale a luglio, cioè le dimissioni di tutti gli assessori del Pd e l’indicazione di una nuova delegazione in giunta espressione di tutto il partito.
“Abbiamo deciso, alla luce di una comune preoccupazione per il futuro della Sicilia, di dare seguito al mandato della scorsa direzione regionale proponendo nelle prossime ore al vicesegretario nazionale Lorenzo Guerini e al presidente della Regione la squadra del Partito Democratico”. Lo dice Fausto Raciti, segretario regionale del Pd, alla fine del vertice informale di questa sera.
“Si tratta – prosegue Raciti – di un impegno unitario che coinvolge tutto il Pd a livello politico e istituzionale, così come unitarie saranno le rappresentanze a tutti i livelli di nostra competenza. C’è un partito determinato a segnare una fase nuova. Vogliamo inoltre discutere le nostre proposte e le nostre preoccupazioni anche con le altre forze della coalizione, raccogliendo le richieste degli alleati di questi giorni. E’ mia intenzione convocare a breve termine un tavolo di coalizione”.

«Mi sono stancato. Non ho intenzione di fare un rimpasto ogni quattro mesi. E non ho intenzione di riaprire le nomine nella sanità. Chi vuole, si metta con me a governare altrimenti prendano le necessarie conseguenze. Io vado avanti» Il presidente, Rosario Crocetta si dice «deluso e irritato per il mancato invito, al vertice del Pd di ieri essendo un dirigente del Partito democratico». E ribadisce di «non poter attendere i continui cambi di umore dei partiti della maggioranza». Crocetta difende infine la Scilabra: «Gli attacchi a lei, dopo tutto il lavoro che sta facendo nella formazione, mi fanno veramente rattristare».

 

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