REGIONE – Revocato incarico al Presidente del Parco dei Nebrodi Antoci, le polemiche [VD TG]

Ventuno sindaci dei comuni dei Nebrodi, nel Messinese, la Fondazione Caponnetto e il senatore del Pd Giuseppe Lumia chiedono che non sia revocato l’incarico al presidente del Parco dei Nebrodi Giuseppe Antoci, provvedimento adottato dalla nuova giunta regionale siciliana guidata da Nello Musumeci. I sindaci hanno scritto una lettera al governatore nella quale esprimono “preoccupazione. Dopo anni di commissariamenti abbiamo finalmente visto ripartire l’ente che è diventato volano di sviluppo e attrattiva turistica”. E sottolineano il riconoscimento ottenuto dal Parco con il Premio continentale per l’ambiente, “assegnato all’unanimità da ben 400 stati membri e mai ricevuto da un italiano e da un’area protetta italiana. Citare le battaglie sulla legalità che noi tutti, insieme al presidente Antoci, abbiamo portato avanti in questi anni sarebbe semplice”. Per la Fondazione Antonino Caponnetto, “Antoci ha operato molto bene ed al di sopra delle parti politiche. La scelta del governatore della Sicilia, Nello Musumeci, “di non rinnovare e addirittura di interrompere anticipatamente” l’incarico di presidente del Parco dei Nebrodi a Giuseppe Antoci, “è un grande favore a Cosa Nostra”. Lo dice il presidente della Regione Puglia e leader di Fronte democratico, Michele Emiliano. “E’ incredibile – aggiunge – che la legge sul cosiddetto Spoil System in vigore alla Regione Sicilia, venga utilizzata anche nei confronti di chi, a parere unanime di tutta la comunità nazionale, ha svolto il suo ruolo con assoluta dedizione, capacità, e soprattutto a rischio della sua stessa vita”. Emiliano sottolinea come Antoci abbia “avuto il merito di avere intuito e stroncato uno dei principali business delle mafie italiane che utilizzavano terreni di proprietà pubblica per avere finanziamenti europei”. E ricorda che Antoci, “straordinario servitore dello Stato, avrebbe dovuto essere peraltro candidato al Parlamento”. “Della sua mancata candidatura – precisa Emiliano – sarà sempre responsabile il Pd”. E, sottolinea, “in questo momento di particolare debolezza, Antoci viene attaccato e si rende un grande favore a Cosa Nostra che nei suoi confronti ha un conto aperto”. “Infatti – ricorda Emiliano – Giuseppe vive da qualche anno sotto scorta, ha subito un attentato gravissimo che è stato sventato solo per miracolo dalla polizia di Stato che lo scortava”. “E questo ‘ringraziamento’ che viene dato a Giuseppe Antoci per tutto il lavoro che ha fatto – rileva – certamente non incoraggerà i funzionari dello Stato e della Regione Sicilia che continueranno la lotta alla mafia”. Emiliano, conclude con la “speranza che il presidente Musumeci possa rimeditare questa scelta”.

 

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