REGIONE – Sulle dimissioni dell’assessore regionale con delega ai rifiuti, Vincenzo Figuccia, interviene Salvatore Petrotto

Vincenzo Figuccia, assessore regionale in quota UDC del Governo Musumeci, come è noto, si è dimesso attaccando a muso duro il presidente dell’Assemblea Regionale, il forzista Gianfranco Miccichè, reo di avere difeso i privilegi della casta dei burocrati regionali.

Agli addetti ai lavori questo polemico e repentino abbandono, di un assessorato che si occupa, tra l’altro, della gestione dei rifiuti, sembra invece un modo per evitare di essere travolto dalle solite emergenze, dalle solite montagne di immondizia, frutto di ataviche inefficienze.- a dichiararlo è il responsabile Cultura e Società della Lega Salvini-Premier, Salvatore Petrotto

La Lega-Salvini Premier, prima ancora di Figuccia, aveva preso le distanze dalle posizioni indifendibili di Gianfranco Micciché, relative all’aumento del tetto degli stipendi dei alti burocrati e dei dirigenti regionali.

La Lega-Salvini Premier, al Presidente della Regione, Nello Musumeci ed all’assessore Vincenzo Figuccia, aveva suggerito, per risolvere il problema della gestione dei rifiuti, di raccordarsi con la Regione Veneto,

Fare diventare l’immondizia una ricchezza e non un buco di un miliardo di euro all’anno, non è poi così difficile.

L’attuale gestione, come è noto, ha portato al default i bilanci della Regione e dei Comuni siciliani, costringendo famiglie ed imprese a pagare delle bollette i cui importi sono il triplo della media nazionale.

E dire che non più di un mese fa, avevamo suggerito di liberalizzare il mercato del riciclo dei rifiuti differenziati, aprendo le porte a tutte le aziende del settore. Esistono infatti, da tempo immemore, macchinari e sistemi automatizzati che, piazzati anche all’interno dei supermercati o nei centri commerciali, possono essere utilizzati per raccogliere vetro, carta e cartone, plastiche, legno, alluminio e materiali ferrosi, garantendo un guadagno immediato alle famiglie che conferiscono i rifiuti differenziati.

Abbiamo proposto di fare ricorso alla tecnica della cosiddetta ‘digestione anaerobica’ della frazione umida dei rifiuti, che consentirebbe di ricavare gas naturali per produrre energia e concime per l’agricoltura.

Di interventi immediatamente operativi da mettere a punto, oltre che con le aziende che si occupano del riciclo dei rifiuti, anche con i centri di ricerca e le università, ovviamente ne possiamo suggerire tanti altri.

Noi non demordiamo, in attesa che il presidente della Regione, Nello Musumeci, trovi le opportune soluzioni per uscire fuori dalle solite logiche emergenziali.- conclude Petrotto

 

 

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