REGIONE – Ultimatum ai Sindaci:”Rifiuti all’estero o sarete rimossi” [VD TG]

Una nota di fuoco inviata dal dirigente generale dei Rifiuti Salvo Cocina con il benestare del governatore Nello Musumeci. Destinatari, i Comuni che non fanno almeno il trenta per cento di differenziata, Palermo in primis. Oggetto: decadenza di sindaco e giunta se entro il 31 luglio gli amministratori non firmeranno accordi con le quattro società che hanno partecipato al bando per l’invio fuori regione dei rifiuti. Nel mirino il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, ma anche gli altri primi cittadini delle grandi città che non hanno avviato la differenziata “per arrivare al 30 per cento”.

Insomma, una dichiarazione di guerra da parte di Palazzo d’Orleans nel tentativo di scongiurare una emergenza in larga scala. “La causa scatenante dell’attuale situazione emergenziale è dovuta alle notevoli quantità di rifiuto indifferenziato che gran parte dei Comuni conferiscono in discarica”, scrive ai sindaci Cocina, che aggiunge: “Dal primo ottobre ogni Comune non potrà portare nelle discariche più del 70 per cento dei rifiuti prodotti giornalmente”.

In sostanza la parte eccedente questa cifra, cioè il restante 30 per cento, se non differenziato va inviato fuori Regione. Se un Comune fa il 15 per cento di differenziata, ad esempio, deve inviare all’estero il restante 15 per cento. Conti alla mano, già fatti al dipartimento, il Comune di Palermo deve inviare fuori regione entro ottobre il 15 per cento dei rifiuti prodotti giornalmente, quello di Catania il 21 per cento. Fin qui la nota sembra soltanto riepilogativa. Ma nelle conclusioni Cocina, richiamando un passaggio dell’ordinanza Musumeci dello scorso 6 giugno, ricorda che “entro luglio vanno firmati i contratti con gli operatori che hanno aderito al bando” . E se i sindaci non firmano accordi? “Come richiamato dall’ordinanza del 6 giugno — si legge nella nota — la mancata trasmissione del contratto o del provvedimento costituisce grave violazione e comporta l’avvio dell’intervento sostitutivo nei confronti dei Comuni e l’attivazione delle procedure di decadenza degli organi comunali” . Insomma, Musumeci ad agosto potrebbe avviare le revoca dei sindaci, a partire da Orlando.

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