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REVOCA VITALIZIO – Il Parlamento avvierà le verifiche a chi lo incassa

Il parere emesso sul caso Cuffaro potrebbe automaticamente far perdere il vitalizio ad altri ex deputati condannati ma che incassano il vitalizio.

Il parere emesso sul caso Cuffaro potrebbe automaticamente far perdere il vitalizio ad altri ex deputati condannati ma che incassano il vitalizio. Il caso più noto è quello dell’ex senatore Marcello Dell’Utri condannato a sette anni per mafia: riceve un vitalizio da 4.400 euro. Ma poichè il limite non è dato dal tipo di reato quanto dalla presenza della pena accessoria dell’interdizione dai pubblici uffici, ora scatteranno le verifiche. Nella rete potrebbero finire anche ex parlamentari coinvolti in inchieste meno clamorose ma che hanno ugualmente provocato almeno l’interdizione dai pubblici uffici. In Sicilia, Ardizzone ha già disposto le verifiche su tutti 315 assegni vitalizi. Anche in questo caso bisognerà verificare solo se c’è la sanzione accessoria dell’interdizione dai pubblici uffici: il caso più noto potrebbe essere quello di Vincenzo Lo Giudice, ex assessore e deputato arrestato e poi condannato una decina di anni fa. Le verifiche potrebbero riguardare anche Nino Strano, altro ex assessore che avrebbe una lieve condanna con interdizione. Ma si tratta di casi su cui al momento non c’è alcuna certezza.

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