RIBERA – Liberati dagli arresti domiciliari i due imprenditori accusati di sequestro di persona

Sono stati liberati e non dovranno stare agli arresti domiciliari i due piccoli imprenditori riberesi che erano stati accusati di sequestro di persona per aver costretto un giovane romeno a restituire delle forbici elettriche di potatura rubate dall’auto. Si tratta di Vito e Calogero Fiorito, di 34 e 40 anni, imprenditori con le rispettive famiglie di un’azienda agricola pastorale e di un’attività casearia, i quali l’11 e il 15 marzo scorso sono stati denunciati e posti agli arresti domiciliari.
Il provvedimento è stato adottato dal Tribunale del Riesame di Palermo che ha revocato la misura cautelare degli arresti domiciliari per i due fratelli che, su richiesta degli avvocati difensori dello studio riberese Palermo, sono stati ritenuti dal tribunale non pericolosi prima perché incensurati e poi perché la loro laboriosa attività imprenditoriali non giustifica il provvedimento degli arresti domiciliari. I Fiorito però dovranno recarsi quotidianamente presso la tenenza dei carabinieri per l’obbligo di firma. I due avevano subìto il furto dell’attrezzatura agricola dall’auto, davanti casa, e avevano chiesto energicamente al romeno le forbici che poi sono state trovate dai militari nella sua abitazione.

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