RIESI – Padre indagato “Uccise e bruciò il figlio per favorire i clan”

A Riesi clamorosa svolta nelle indagini di un omicidio a distanza di un anno. Pietro Di Francesco, trentenne sarebbe stato ucciso e bruciato dal padre, Stefano Di Francesco che avrebbe agito per favorire la mafia. L’accusa è pesantissima: ha ucciso suo figlio, ritrovato carbonizzato dentro l’auto. L’omicidio avvenne il 9 gennaio dello scorso anno. Adesso nel registro degli indagati è stato iscritto il padre Stefano, 62 anni: omicidio con l’aggravante di aver favorito la mafia è l’ìpotesi di reato che gli contesta il sostituto procuratore della Dda di Caltanissetta, Roberto Condorelli, che stamattina ha convocato in Procura nella veste di indagato Stefano Di Francesco e solo dopo potrebbero venire a galla nuovi dettagli anche se Stefano Di Francesco potrebbe avvalersi della facoltà di non rispondere. Ma nella lista ci sono anche altri testimoni da risentire. Si tratta di due operai, Gino Pace e Giuseppe Cigna, che aiutarono Stefano Di Francesco a domare il rogo  quando si è accorto che nel piazzale della Ditta “Tecnoambiente srl” amministrata dal figlio stava bruciando una vecchia mercedes.    Il Pm Condorelli intende ascoltare Giusy Marotta, vedova dell’imprenditore padre di due bambini di 5 e 3 anni e la madre di lui, Lina Di patti, oltre al fratello Eugenio. Su Stefano Di Francesco hanno indagato per un anno i carabinieri del reparto operativo di Caltanissetta e della stazione di Riesi, che l’hanno intercettato, scavando anche negli affari della ditta poi gestita dai figli e alle sue frequentazioni. C’è un aspetto blindato in quest’inchiesta . è stata la vittima a riempire di benzina  il bidone da 5 litri, rinvenuto semivuoto  e col tappo avvitato accanato alla mercedes carbonizzata. La telecamera del distributore “Erg” sul viale di Riesi ha filmato Piero Di Francesco pochi minuti prima di morire bruciato. E allora cosa è successo nell’azienda? Padre e figlio hanno litigato e la colluttazione è finita tragicamente? O Stefano Di Franecsco  – per simulare un incidente – avrebbe cosparso di benzina l’auto e infilato il corpo del figlio Piero? Nei suoi polmoni c’erano tracce di idrocarburi: respirava ancora quando il fuoco l’ha sfigurato fino a ucciderlo.

 

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