Rifiuti, sbloccati 95 milioni

La Regione sblocca i primi 95 milioni di euro per i comuni nell’ambito del piano di ripianamento del buco da 500 milioni di euro creato nel sistema di gestione dei rifiuti. I fondi appena assegnati sono vincolati alla copertura dei debiti che gli enti locali hanno con gli Ato rifiuti. Le disposizioni sono contenute in una circolare firmata dal ragioniere generale Biagio Bossone e dai dirigenti Luciana Giammanco e Marco Lupo. 

L’operazione in soccorso dei comuni era stata annunciata dal governatore Rosario Crocetta nel giorno del suo insediamento, sabato scorso. Ai comuni, secondo la circolare, saranno assegnate risorse per i prossimi cinque anni e gli enti locali dovranno restituirle in vent’anni. La Regione invierà commissari ad acta in quei comuni i cui consigli non approveranno il piano di rientro dal debito con la contestuale copertura integrale dei costi di servizio di gestione integrata dei rifiuti. Nel caso in cui il comune utilizzasse le anticipazioni per finalità diverse la Regione recupererà i fondi tagliando i trasferimenti ordinari all’ente inadempiente.

La prima tranche di 95 milioni è stata recuperata da due capitoli del bilancio del 2012: 50 milioni dal capitolo relativo a interventi a favore dei comuni per il ripianamento dei debiti col sistema dei rifiuti e 45 milioni dal fondo di rotazione in favore degli Ato per la copertura delle spese di gestione integrata dei rifiuti in caso di temporanea difficoltà.

Nella circolare è specificato che per quanto riguarda il primo capitolo la disponibilità è garantita sia per quest’anno sia per gli anni successivi; per il secondo capitolo, invece, la disponibilità finanziaria è per l’esercizio in corso, mentre “ulteriori somme, a valere su quest’ultimo capitolo – si legge nel provvedimento – potranno essere assegnate per gli anni successivi con apposito provvedimento di legge”.

In sostanza, il governo dovrà portare all’Ars una norma per finanziare il fondo di rotazione creato per la gestione degli Ato e da cui adesso saranno attinte le risorse da destinare ai comuni che a loro volte dovranno utilizzarle per pagare il debito accumulato proprio nei confronti degli Ato, che non riceveranno più fondi in quanto la gestione del sistema dei rifiuti sarà a carico delle amministrazioni locali.

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