RIPOSTO – Un carico di kalashnikov e droga: maxisequestro al porto[FOTO][VIDEO]

CATANIA – Circa una tonnellata di marijuana è stata sequestrata a bordo di un peschereccio nel porto di Riposto, centro marinaro della provincia etnea, dalla guardia di finanza, che ha arrestato nove persone e trovato anche due fucili mitragliatori kalashnikov.

Il carico di stupefacente sequestrato, 880 chili, il cui costo di acquisto è stimabile in oltre 1 milione di euro, aveva, con ogni probabilità, quale destinazione il mercato catanese e avrebbe fruttato al dettaglio oltre 4 milioni di euro.

GLI ARRESTATI. Gli arrestati sono Rosario Giuliano, di 46 anni, Giuseppe Greco, di 33, Antonino Riela, di 44, Carmelo Bertolini, di 38, Massimiliano Brundo, di 42, Enrico Maria Giaquinta, di 43, Vincenzo Spampinato, di 42, Fabio Spampinato, di 32, William Patanè, di 34.

IL FERMO NELLA NOTTE. Il peschereccio Fatima, proveniente dall’Albania, è stato fermato poco dopo la mezzanotte dell’8 maggio scorso non appena giunto nel porto siciliano. A bordo del natante, la cui rotta era monitorata dalle fiamme gialle, i militari hanno bloccato l’equipaggio, composto da Giuseppe Greco e Rosario Giuliano, e perquisito il natante nelle cui stive hanno trovato nascoste numerose balle di marijuana avvolte in sacchi di juta riportanti l’indicazione “16” o “20”.

Contemporaneamente, a Sant’Anna di Riposto è stata rintracciata un’autovettura con a bordo Giaquinta e Riela e, nella stessa zona hanno individuato Bertolini, i due Spampinato, Patanè e Brunda, che erano in attesa di partecipare alle operazioni di scarico dello stupefacente. Nel corso delle operazioni a bordo del motopeschereccio i membri dell’equipaggio hanno tentato di liberarsi dei due kalashnikov, caricatori ed 87 munizioni – il tutto avvolto accuratamente in un’unica confezione ermetica – che sono stati recuperati a 12 metri di profondità.

Secondo gli investigatori la droga era destinata a Vincenzo Spampinato.

CENTRO DI SMISTAMENTO. Secondo il procuratore della Repubblica a Catania Giovanni Salvi “questo grosso sequestro si ricollega ad un’attività che ha permesso il sequestro in meno di due anni di sei tonnellate di marijuana, che sono state recuperate dalla sola Guardia di finanza”.

Questo conferma che mentre la Calabria é il centro di smistamento della cocaina, Catania sta diventando il centro di smistamento della marijuana, che viene poi venduta anche in altre regioni. Anche la Polizia di Stato – ha aggiunto Salvi – ha fatto analoghe operazioni e complessivamente siamo a ben oltre le 10 tonnellate di marijuana sequestrate; la maggior parte di esse proviene dall’Albania”.

“In altre circostanze – ha proseguito Salvi – sono stati individuati anche collegamenti con le organizzazioni criminali tradizionali e su questo lavoreremo per capire se vi sono collegamenti anche con gruppi della criminalità organizzata, come è ovvio vista l’entità della droga e la presenza dei kalashnikov”.

“È preoccupante – ha concluso Salvi – l’arrivo dei Kalashnikov. In questo momento c’è una forte fibrillazione nell’area attorno all’Etna, sia nel versante orientale ed occidentale, anche quando abbiamo abbiamo interrotto omicidi in corso abbiamo sequestrato Kalashnikov. Il quadro è certamente preoccupante per il livello della criminalità organizzata ma anche confortante per la nostra, fino questo momento, capacità di intervenire prima che i reati sano portati a conseguenze ulteriori”.

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