ROMA – Ignazio Cutrò incatenato davanti al Viminale:”Se andiamo via, lo Stato sconfitto”

L’imprenditore antiracket Ignazio Cutrò si è incatenato davanti al Viminale assieme ad altri testimoni di giustizia. “Lo Stato mi ha abbandonato, sono qui per vendergli la mia azienda e poi andarmene all’estero”, ha dichiarato al telefono all’ agenzia Ansa. .

“Voglio regalare la chiave di questo lucchetto che cinge le nostre catene alle tre cariche dello Stato per liberare le nostre catene. Noi siamo testimoni di giustizia”. Ignazio Cutrò, impreditore antiracket agrigentino, si è incatenato, insieme ad altri due testimone di giustizia, davanti al Ministero degli Interni.

Dopo la decisione di Cutrò di abbandonare la Sicilia, l’imprenditore agrigentino ha deciso di lanciare questa protesta estrema.

“Siamo rimasti in Sicilia per dare l’input per far denunciare anche altri imprenditori Dal 1999 ho subito più di 30 atti intimidatori, io non ho mai pagato il pizzo. Se ne dovrebbero andare i mafiosi non io. Ma se io vado via sono le istituzioni che ci hanno perso non io”.

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