ROMA – Papa Francesco apre la Porta Santa in una città blindata

A cinquanta anni dal Concilio Vaticano II, con l’apertura della Porta Santa in San Pietro, si apre ufficialmente oggi l’Anno Santo della Misericordia, indetto da Papa Francesco con la bolla «Misericordiae Vultus» dell’11 aprile. No fly zone, un’area di rispetto attorno al Vaticano e sei zone rosse attorno alle basiliche, compresa un’area di «massima sicurezza» a ridosso di San Pietro. Roma è «blindata». A San Pietro, anche per dimostrare al mondo che non si cede alla paura, la delegazione italiana sarà guidata dal capo dello Stato e comprende anche il premier Matteo Renzi e il ministro dell’Interno, Angelino Alfano.


Papa Francesco ha appoggiato entrambe le mani sulle ante della enorme Porta Santa di San Pietro e con un’energica spinta ha spalancato allo sguardo di tutta la Piazza San Pietro, l’interno della chiesa. Pochi attimi prima Papa Ratzinger si era ancora soffermato con Bergoglio nell’atrio della Basilica. I due Papi si sono di nuovo abbracciati e stretti la mano. Bergoglio ha poi attraversato la soglia seguito da Benedetto XVI. Poi cardinali, vescovi e rappresentanti di sacerdoti, religiosi, religiose e laici hanno iniziato la processione fino alla tomba di Pietro.


«A tutti coloro che varcheranno la Porta della Misericordia con animo pentito….», queste le prime parole pronunciate da Papa Francesco all’interno della basilica di San Pietro. Poi la benedizione dei prelati all’interno della chiesa.


Il Papa è andato incontro al suo predecessore Papa Ratzinger e lo ha abbracciato. Poi ha sostato immobile davanti alla Porta Santa. Qui ha letto una preghiera. Un collaboratore ha sistemato il copricapo del Santo Padre e subito dopo Papa Francesco ha pronunciato le parole di rito: «È questa la porta del Signore, aprite le porte della Giustizia».

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