Sabrina Ferilli contro il Carroccio: “I leghisti? Uccelli del malaugurio”[FOTO GALLERY]

Scontro politico-culturale tra la Lega e Sabrina Ferilli. Attacca l’attrice, in un’intervista al settimanale Oggi: “I leghisti sono stipendiati da un intero paese, hanno giurato sulla Costituzione ma insistono nel vomitare odio e volgarita’ sull’Italia”. I seguaci di Bossi, rincara la dose, “hanno governato per tre anni e mezzo con la maggioranza assoluta, ma non sono stati capaci di niente. E ora? Se so’ appollaiati sur trespolo a fa’ gli uccelli del malaugurio”.

Replica l’europarlamentare della Lega Nord Mario Borghezio, intervistato per il programma La Zanzara di Radio 24: “A parte il riferimento agli uccelli – evidentemente Sabrina Ferilli ha il pensiero fisso – vorrei dire alla signora che io personalmente non ho mai giurato sulla Costituzione e come tutti i miei commilitoni ho detto ‘ce l’ho duro’ quando si doveva dire ‘ce l’ho duro'”. Il riferimento e’ al giuramento che – era un’altra Repubblica – concludeva i primi tre mesi del servizio militare obbligatorio di leva.

“Questi attacchi sono tipici di chi non ha argomenti. E, volatili a parte, questa signorina o signora mi pare non ne abbia”, incalza Borghezio, “Penso che il nostro dovere sia quello di tutelare le donne e gli uomini che ci hanno votato, affinche’ sia sostenuta con forza la questione settentrionale, che per noi resta centrale e che e’ regolarmente sfruttata da Roma ladrona. Noi il nostro dovere continueremo a farlo.”

Quindi Borghezio scende nella polemica artistica. “Non disprezzo i cinepanettoni, ma e’ incredibile che una protagonista di questi mediocri filmetti se la prenda con noi utilizzando argomenti beceri. Penso che subisca l’aria di un ambiente politico radical chic”.

Continua Borghezio: “Questi attori hanno sempre ‘poppato’ da questa generosa mammella statalista e sotto questo aspetto e’ logico che non vedano di buon occhio la Lega che vuol fare pulizia”. Il fatto e’, conclude Borghezio, che la Ferilli “e’ sempre stata coccolata, non solo lei, da un certo ambiente politico. Questa vetta della sottocultura nazionale si specchia con un certo mondo politico”. Insomma, il cinepanettone e’ di sinistra.

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