SAN CATALDO – Strozzato dai debiti si dà a fuoco

Non accenna a finire la drammatica conta di chi si toglie la vita perchè davanti a un futuro nerissimo, senza soldi, senza possibilità di dare certezze e un minimo di dignità al proprio quotidiano e a quello dei familiari.

A San Cataldo (Cl) Giovanni Vancheri, 54 anni, con la sua piccola pensione di invalidità e con i pochi lavoretti che riusciva a trovare come idraulico non ce la faceva a vivere, e soprattutto non aveva più il coraggio di guardare negli occhi la moglie e la figlia di 14 anni una ragazzina senza tante esigenze se non quelle più elementari per i giovani della sua età. A casa arrivavano le bollette che rimanevano lì perchè non c’erano i soldi per pagarle.

Vancheri era depresso. La sua mente era sconvolta. E forse senza riflettere è andato nella casa di campagna, che aveva in comproprietà coi fratelli,  ha preso i documenti della sua Fiat Punto e poche banconote e li ha messi su un tavolo. Poi si è chiuso in auto si è cosparso di benzina e si è dato fuoco, morendo come una torcia umana.

Vancheri aveva fatto sempre lavoretti saltuari fino a quando, anni fa, ha avuto un infarto. Le condizioni di salute gli hanno impedito di continuare a lavorare come prima. Non ha lasciato alcun messaggio per spiegare i motivi del suicidio. A ritrovarlo carbonizzato sono stati i vigili del fuoco e gli stessi fratelli che erano stati avvertiti da alcuni vicini di casa allarmati per la colonna di fumo che si stava alzando dal cortile dell’abitazione.

Condividi
         
 
   

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *