SAN LEONE – Il mare è balneabile, nota del Sindaco

Sono pervenute al Comune di Agrigento due comunicazioni dell’Azienda Sanitaria Provinciale concernenti il problema della balneabilità di un tratto di mare del lido di San Leone che, martedì scorso, a seguito di uno sversamento dalla rete fognaria in quella delle acque bianche aveva indotto il sindaco di Agrigento ad emettere un apposita ordinanza di divieto fino a quando non si fosse accertato il ripristino della balneabilità del mare. Ebbene oggi il Direttore del Servizio Igiene Ambienti di vita dell’azienda sanitaria ha trasmesso le note del laboratorio di sanità pubblica relative ai risultati analitici di acqua di balneazione prelevati nei giorni 1 e 3 agosto dai tecnici del Dipartimento di prevenzione. I campioni prelevati l’1 agosto al “Lido P.S.” e allo “Stabilimento Aster” hanno dato i seguenti valori per gli escherichia coli rispettivamente 38 e 51, mentre per gli enterococchi il risultato, in entrambi i casi, è stato zero. Le analisi dei campioni prelevati il 3 agosto in corrispondenza del collettore delle acque bianche in zona di piazza Giglia e del pozzetto d’ispezione posizionato all’altezza della traversa “Mare nostrum” hanno dato i seguenti risultati: per gli escherichia coli rispettivamente 59 e 38, mentre per gli enterococchi i valori sono stati sempre di zero. Vale a tal proposito ricordare che per le tabelle del Ministero della salute, riportate nell’apposito sito “portaleacque” sono considerate di “qualità eccellente” le acque costiere che hanno una quantità di enterococchi fino a 100 e di esterichia coli fino a 250, mentre i valori limite per la balneabilità sono rispettivamente di 200 e di 500. Sempre il Direttore del Dipartimento di Prevenzione ed il Direttore sanitario dell’Azienda sanitaria provinciale hanno comunicato all’Assessorato regionale territorio ed ambiente, che aveva chiesto notizie sull’episodio verificatosi nel tratto di mare di San Leone, che i risultati dei prelievi effettuati nei giorni 1 e 3 agosto rientrano nei limiti di legge, così come avvenuto per i prelievi effettuati all’inizio dei mesi di aprile, maggio, giugno e luglio. Alla luce di quanto sopra, essendo venute meno le situazioni che avevano determinato l’emissione dell’ordinanza sindacale del divieto di balneazione, sono stati rimossi i cartelli che riportavano, nelle zone interessate, detto divieto.

Condividi
         
 
   

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *