SANITA’ – Posti letto in Sicilia, decisi tagli e accorpamenti

Sarà ridotto il numero dei posti letto in Sicilia. Il nuovo piano di riorganizzazione preparato dall’assessore regionale alla Salute stabilisce che ne saranno cancellati solo 861 rispetto ai 1500 indicati in un primo testo bocciato in commissione all’Ars lo scorso novembre.  Nasceranno in tutta l’isola Ospedali riuniti, sorta di consorzi, che consentiranno di salvare le piccole strutture. Il risparmio si otterrà accorpando gli uffici amministrativi. La Regione sarà la prima a dotarsi del nuovo piano: si attendono 400 milioni da Roma. “Si attende solo l’ok dal ministero – conferma l’assessore Lucia Borsellino-, poi, il piano di rimodulazione sarà operativo”.

Per salvare 37 ospedali di provincia dalla mannaia del decreto Balduzzi  che fissava la chiusura delle strutture con meno di 120 posti letto, viene stabilito l’accorpamento dei piccoli presidi che diventeranno “Ospedali riuniti”. In provincia di Agrigento, ad esempio,  verranno riuniti in un’unica struttura organizzativa gli ospedali di Sciacca e Ribera e quelli di Canicatt’ e Licata. Nella provincia nissena, i sei ospedali verranno accorpati in due sole strutture: quelle di Caltanissetta- San Cataldo-Mussomeli e Mazzarino-Niscemi-Gela. Nel trapanese gli ospedali riuniti saranno tre: Trapani-Alcamo-Pantelleria, Marsala-Salemi e Mazara-Castelvetrano.

Si tratta di un taglio virtuale che riduce il numero dei posti letto in Sicilia. Saranno 18720, cioè 861 in meno rispetto al 2010. Il taglio è, però, solo virtuale perché in realtà i posti letto finora disponibili sono stati 16.831(gli altri non sono mai stati creati). Quindi ne restano da attivare 1889. Un dato che segna comunque un calo rispetto a quanto previsto nel precedente piano varato dall’ìex assessore Massimo Russo.

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