SANTA CROCE CAMERINA – Il papà di Loris:”Non riconosco più Veronica”
Nicolò Giangreco
“Davide Stival vive un distacco tra quello che dicono i giudici e quella che è la sua esperienza di vita con la moglie, Veronica Panarello. Nei termini in cui viene descritta non riesce a riconoscerla”. Cosi Daniele Scrofani, avvocato del padre di Loris, di 8 anni, dopo la pubblicazione delle motivazioni del tribunale del Riesame che lo scorso 3 gennaio ha rigettato la scarcerazione della madre del piccolo.
Una cintura appartenuta al piccolo Loris e un paio di forbici da elettricista sono state trovate in casa e consegnate agli investigatori da Davide Stival, il marito di Veronica Panarello, la donna in carcere con l’accusa di avere ucciso il figlio Loris di 8 anni, lo scorso 29 novembre a Santa Croce Camerina.
A raccontarlo al Tgr Sicilia il legale di Davide Stival, Daniele Scrofani. “Ha notato – ha detto il legale dell’uomo – la cintura a casa normalmente riposta, e ha detto: ‘Ma questa cintura era quella che metteva sempre il bambino’. Assieme a una forbice, che non era stata ancora sequestrata, l’ha portata alla polizia e la magistratura l’ha già sottoposta a un accertamento tecnico irripetibile che è stato effettuato il 29 gennaio a Palermo”.
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